La sede storica del Corriere della Sera di via Solferino è di nuovo al centro della contesa. La Rcs targata Urbano Cairo se la vuole riprendere dichiarando nulla la cessione a Blackstone.
E il fondo, che dopo 5 anni dall’acquisto del 2013 stava per portare a termine la vendita ad Allianz, denuncia, con una serie di sue società, il gruppo editoriale. Apre una causa davanti alla Corte suprema dello Stato di New York chiedendo il ritiro delle pretese e danni per almeno 500mila dollari.
Lo riporta Repubblica che cita la documentazione depositata in Tribunale, mentre all’estero anche il Financial Times scrive sul caso.
Nel 2013, ricorda il documento depositato presso la Corte, Blackstone aveva acquistato gli immobili (un portafoglio composto da via San Marco e via Solferino per complessivi 120 milioni di euro, ndr) e poi li avevano riaffittati alla stessa Rcs.
Due anni dopo Rcs ne ha lasciato libera la maggior parte (facendo traslocare la redazione della Gazzetta dello Sport a Crescenzago. ndr) e Blackstone dichiara di aver «investito nella ristrutturazione e poi attratto nuovi affittuari per portare le proprietà a piena occupazione».
«Dopo aver incrementato il valore delle proprietà negli ultimi 5 anni (durante i quali Rcs non si è mai lamentata della transazione del 2013), Blackstone ha cercato un acquirente e recentemente è arrivata una lettera di interesse da parte di Allianz Real Estate».
Il fondo «era sulla strada giusta per chiudere l’operazione quando il presidente della Rcs Urbano Cairo ha dichiarato nulla e invalida la transazione del 2013 denigrando Blackstone e interferendo con la vendita ad Allianz».
Blackstone definisce «false e maligne» le dichiarazioni che hanno indotto Allianz a interrompere le trattative per l’acquisizione fino a quando Rcs non ritirerà le sue pretese.
Dopo l’anticipazione fatta dal quotidiano Milano Finanza il 10 luglio 2018 che riferiva di un possibile accordo tra Blackstone e Allianz per 250 milioni, il 13 luglio, tre giorni dopo, «Rcs ha inviato una lettera firmata da Cairo in cui dichiarava nulla la transazione».
Nella lettera, Cairo ha fatto riferimento alla condizione finanziaria di Rcs al tempo della transazione del 2013 «parlando di uno squilibrio tra i termini e le condizioni, tra i benefici e i ritorni tra le parti».
Dopo aver sollecitato numerose volte Rcs a ritirare la sua dichiarazione, l’8 novembre Blackstone ha preannunciato una causa a New York per chiedere un risarcimento. In risposta il 9 novembre Rcs ha avviato un arbitrato a Milano invocando l’annullamento dell’operazione del 2013.
Ora Blackstone preme perché la Corte Suprema di New York imponga a Rcs di «dichiarare che la transazione del 2013 è valida». Vuole inoltre «una compensazione per i danni economici» che avrebbe subìto.