KPMG, i due volti di Manchester: City ok in campo, United bene nei conti

Confronto City-United – La città di Manchester ospita due tra i più grandi club del panorama calcistico internazionale. Sia dal punto di vista dei risultati sportivi, sia per quanto riguarda…

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Confronto City-United – La città di Manchester ospita due tra i più grandi club del panorama calcistico internazionale. Sia dal punto di vista dei risultati sportivi, sia per quanto riguarda la gestione economica delle società, la vittà può essere considerata tra le più competitive a livello calcistico.

Confronto City-United, uno sguardo sulle ultime sette stagioni

Un report di “KPMG Football Benchmark” sul periodo 2011-2018 evidenzia le differenze che, in questo momento storico, intercorrono tra le due realtà. Se il forte appeal del Manchester United al di fuori dei confini del Regno Unito è ben noto, d’altra parte, l’impressionante crescita dei Cityzens è un trend relativamente recente iniziato con l’acquisizione da parte dell’Abu Dhabi United Group nel 2008 e proseguito con i successi sul campo.

Confronto City-United, Red Devils al top nei ricavi del matchday

Considerando i ricavi operativi, entrambe le società mostrano un notevole aumento tra la stagione 2011/12 e la stagione 2017/18: + 76% per il Manchester United e + 108% per il Manchester City. Questa maggiore percentuale ha permesso ai Cityzens di ridurre parzialmente il gap con i Red Devils. Le cifre altro non sono che il risultato del più ampio appeal internazionale ottenuto dal Manchester City nelle ultime stagioni, che si riflette soprattutto sui diritti Tv (+ 129% nelle sette stagioni).

I principali dati dei due club di Manchester (fonte: KPMG Football Benchmark)

Tuttavia, il Manchester United si posiziona ancora al vertice in termini di incassi allo stadio e ricavi commerciali. L’iconico “Old Trafford”, con 75.000 spettatori di media nel 2017/18, è stato sold-out tutte le domeniche per l’intero periodo in esame, rendendo arduo il paragone con il City, considerando le 54.000 presenze medie della scorsa stagione. Anche il divario nei ricavi commerciali è cresciuto a favore dello United dal + 9% al + 17%. I recenti accordi con Adidas (85 milioni) e Chevrolet (60 milioni) sono gli esempi perfetti di questi risultati. Anche i costi sono in costante crescita per i due club, seppur il rapporto costi/ricavi sia abbastanza sostenibile: 52% per il City e 50% per i Red Devils. 

Confronto City-United, risultati sportivi dalla parte dei Citizens

Nelle ultime sette stagioni, i risultati in campo favoriscono la squadra di Pep Guardiola, che ha vinto tre titoli di Premier League, tre coppe della Coppa di calcio inglese, due scudetti della Comunità e una volta ha raggiunto la semifinale della UEFA Champions League. Nello stesso periodo, lo United ha vinto il campionato solo una volta, più una Coppa di Football League inglese, una FA Cup, due scudi comunitari e una UEFA Europa League. Tuttavia, a livello nazionale, il primato del Manchester è ancora in mani rosse, in quanto il Manchester United FC ha vinto 20 titoli di campionato contro cinque. Un rapporto costo personale per punti lega rafforza la recente maggiore efficienza degli Sky Blues, corroborata da migliori prestazioni sportive.

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Dal punto di vista dei risultati sportivi, le ultime 7 stagioni sorridono nettamente al City. Gli sforzi intrapresi dal club per rafforzare la rosa sono evidenziati dai 206 milioni di euro di perdite accumulati tra il 2011 e il 2014. Questo è l’anno in cui il club, a causa delle violazioni delle norme del Fair Play Finanziario, ha dovuto stipulare con la UEFA un settlement agreement.

Perdita/utile netto dei due club (Fonte: KPMG Football Benchmark)

Confronto City-United, conti in miglioramento per il club di Mansur bin Zayd

Tuttavia, a partire dalla stagione 2014/15, è visibile una chiara tendenza al rialzo, che ha attenuato la perdita aggregata delle ultime sette stagioni a 151 milioni di euro. Il Manchester United, d’altra parte, ha tracciato una pista molto più redditizia, accumulando 285 milioni di euro di utile netto nello stesso periodo. Oltre a un migliore controllo dei costi, soprattutto in termini di personale, è importante sottolineare che il notevole risultato netto positivo della stagione 2012/13 è stato principalmente conseguenza della contabilizzazione delle imposte differite attive, in conformità con le norme vigenti nel Stati Uniti dopo la riorganizzazione del Gruppo, mentre la significativa perdita netta della passata stagione è principalmente dovuta a una recente variazione dell’aliquota dell’imposta sul reddito delle società degli Stati Uniti.