Il d.g. Baldissoni è già a Boston e anche Monchi è arrivato ieri sera, mentre Calvo e Fienga (rispettivamente direttore marketing e strategie media) li raggiungeranno oggi.
Come spesso succede durante una delle prime pause stagionali – racconta la Gazzetta dello Sport – ecco che vanno in scena gli Stati Generali della Roma. Stavolta a Boston, niente Londra né Roma, dove il presidente James Pallotta non ha in programma di venire prima della fine dell’ anno.
Ed allora tutti lì, nel Massacchusetts, per stabilire le linee guida dei prossimi mesi. Non una novità assoluta, visto che alla Roma sono abituati a questi vertici internazionali.
Il primo argomento sul tavolo è chiaramente lo stadio di Tor di Valle, l’ombelico di ogni riflessione futura di James Pallotta. In attesa di conoscere gli studi del Politecnico di Torino sull’ impatto del traffico nel progetto-bis (quello senza le torri di Libeskind), Pallotta sta ragionando sull’ ipotesi di prendere tutto in mano lui, acquistando i terreni di Tor di Valle e il relativo progetto da Eurnova e provvedendo poi a costruire, gestendo il tutto lui in prima persona. Ci vogliono però almeno altri 200 milioni, che Pallotta conta di rastrellare tra i suoi amici investitori.
Da oggi, però, si parlerà anche di mercato e di giocatori. Con l’arrivo di Monchi ci si metterà a tavolino per pianificare le strategie future in relazione a rinnovi, acquisti e cessioni. I contratti che la Roma ha intenzione di rinnovare a breve sono quelli di Dzeko, Under ed El Shaarawy, a cui va aggiunta l’ eventuale rinegoziazione di Manolas.
Poi c’ è la questione mercato, con l’ interesse per Sandro Tonali che è sempre molto alto. Il Brescia però vuole circa 20 milioni, tanti, e sul centrocampista sembra sia piombato nelle ultime ore anche il Chelsea. A Boston, poi, si parlerà anche di de Ligt, il difensore dell’ Ajax che tanto piace alla Roma ma che ha un prezzo altissimo, oltre 40 milioni. Per gennaio non si può fare niente, a giugno si vedrà.