«Dobbiamo guardare la decisione della UEFA sul PSG in modo più dettagliato, ma ad un primo sguardo direi che ci stanno prendendo in giro». Javier Tebas non si ferma nella sua crociata contro il Paris Saint-Germain per la questione Fair Play Finanziario.
Il presidente della Liga spagnola ha nuovamente attaccato i francesi e l’Uefa, dopo la notizia che la federcalcio europea non ha promosso alcuna sanzione nei confronti dei parigini. «Tutto questo dimostra che il fair play finanziario è morto perché non ha valore. Affronteremo la questione con le autorità competenti in Europa e in Svizzera, denunciando il fair play finanziario della UEFA nella sua interezza», ha proseguito Tebas, come riporta l’Equipe.
PSG, servono 60 milioni entro il 30 giugno per rispettare il FPF
Secondo il quotidiano francese, Tebas sarebbe all’origine dei problemi per il PSG in chiave FPF, dato che avrebbe denunciato i francesi all’Uefa dopo il mercato della passata estate. Una denuncia che avrebbe portato, così, all’apertura di una indagine formale da parte della stessa Uefa lo scorso 1 settembre.
Non è la prima volta che il numero 1 della Liga spagnola mette nel mirino il PSG. «Penso che il Paris Saint-Germain dovrebbe essere espulso dalle competizioni europee: hanno barato economicamente e le squadre eliminate da loro sono state vittime delle loro trappole», aveva dichiarato nei giorni scorsi.
Tuttavia, l’indagine dell’Uefa nei confronti del PSG non si è ancora conclusa. Nelle stagione 2015, 2016 e 2017 il PSG è risultato essere in rispetto del FPF, nonostante la svalutazione degli accordi commerciali con tutte le società del Qatar: per questo non è arrivata alcuna sanzione né alcun settlement agreement. L’analisi più importante, però, riguarda la stagione 2017/18, quella in cui sono sbarcati a Parigi Neymar e Mbappè per complessivi 367 milioni. Secondo l’Equipe, i parigini avranno bisogno di plusvalenze per 60 milioni di euro, se non vorranno tornare sotto la lente dell’Uefa.