Preziosi: «Io sul Milan? Solo illazioni, al massimo investirei nel Real Madrid»

Enrico Preziosi stoppa sul nascere le voci su una sua possibile acquisizione di quote del Milan.

E’ lo stesso presidente del Genoa a smentire «categoricamente» le indiscrezioni rilanciate da alcuni media, che Preziosi…

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Enrico Preziosi stoppa sul nascere le voci su una sua possibile acquisizione di quote del Milan.

E’ lo stesso presidente del Genoa a smentire «categoricamente» le indiscrezioni rilanciate da alcuni media, che Preziosi bolla come «voci da considerare come illazioni prive di ogni fondamento».

«Anche perché», conclude con una battuta il numero uno del club rossoblu, «se dovessi fare un investimento proverei a prendere il Real Madrid».

«Se avessi avuto la struttura finanziaria per acquistare il Milan, avrei già vinto qualcosa col Genoa. Sono tutte caz…», ha ribadito Preziosi al suo arrivo negli uffici della Lega Serie A per l’assemblea.

Al di là della smentita di Preziosi si fanno comunque più intense le voci del possibile arrivo nell’azionariato del Milan di un socio di minoranza che affianchi Yonghong Li ed eventualmente abbia la possibilità di rilevare il controllo del club a medio termine, nel caso in cui l’uomo d’affari cinese decidesse di passare la mano.

Secondo alcune ricostruzioni, l’ identikit porterebbe verso un imprenditore italiano disposto a immettere risorse nel club e a ricoprire la carica di vicepresidente.

Non è facile avere maggiori informazioni perché in questa fase estremamente delicata tutti i protagonisti della vicenda preferiscono mantenere il massimo riserbo.

L’individuazione di un socio di minoranza potrebbe essere vista di  buon occhio dalla Uefa nell’ambito del procedimento in corso per lo sforamento dei parametri del Fair Play Finanziario.

Ovviamente un eventuale ingresso – per tempi e logistica – non sarebbe fattibile a breve ma, va da sé, segnerebbe un passaggio epocale nella vita del nuovo club.

Allo stesso tempo un nuovo socio sarebbe utile anche a frenare l’ avanzata di un nuovo «padrone» cioè Elliott, il fondo americano che al club ha prestato 303 milioni di euro. La liquidità di un nuovo partner potrebbe aiutare a completare il rifinanziamento del debito che, interessi esclusi, è appunto di 303 milioni suddivisi in 123 in capo alla società e 180 al suo proprietario.

Per far fronte a tutta questa serie di esigenze il Milan sembra aver scoperto di avere più di un soggetto interessato, con una banca di altissimo profilo attiva nell’operazione. I colloqui procedono con advisor e legali, senza che Mr Li sia direttamente entrato in contatto con un eventuale comproprietario.