Serie A, rischio doppio abbonamento per vedere tutte le partite in tv

Per guardare le dirette in tv o sul web dell’intero campionato di Serie A potrebbero essere necessari almeno due abbonamenti diversi, salvo accordi commerciali fra gli operatori licenziatari. È quanto…

quanto costa vedere il calcio in tv

Per guardare le dirette in tv o sul web dell’intero campionato di Serie A potrebbero essere necessari almeno due abbonamenti diversi, salvo accordi commerciali fra gli operatori licenziatari. È quanto prevede in sintesi il bando della Lega: sono in vendita tre pacchetti con esclusive per prodotto ma nessun operatore può acquistarli tutti.

È prevista però la possibilità da parte del licenziatario di uno o due pacchetti, di ritrasmettere le proprie partite sulla piattaforma di un altro broadcaster attraverso accordi commerciali: una possibilità prevista dalla clausola definita “Wholesale”, che prevede il diritto di ritrasmissione su altre Piattaforme del proprio segnale. La possibilità, cioè, è che avvenga quanto accade già oggi tra Eurosport e Sky: la piattaforma Eurosport viene infatti trasmessa su Sky. Servirà, però, un accordo tra chi acquisterà i diversi pacchetti.

(Foto Calcio e Finanza)

A breve verranno pubblicati i pacchetti sul sito della Lega, che ha scelto di seguire lo schema di vendita per prodotto, anziché per piattaforma, per massimizzare i ricavi in base a stime che prevedevano una differenza di oltre 300 milioni di euro fra un modello e l’altro. Finora il campionato è stato venduto per piattaforma, e di fronte un bivio epocale è stata seguita la linea più comune all’estero, sottolineano i manager della Lega e dell’advisor Infront.

Questo sistema comporta per il telespettatore la necessità di avere almeno due abbonamenti a pagamento, oppure di guardare le partite nei bar e locali pubblici. Sono previsti tre pacchetti, due con 3 e uno con 4 partite a giornata, suddivise nelle otto finestre orarie. I prezzi (complessivamente 1.1 miliardi di euro) sono commisurati sul numero di gare, sulle fasce orarie, ma anche in base alla formula del ‘pick’ per le 20 partite più importanti: i licenziatari potranno scegliere, con un ordine definito dal bando, collocando uno a testa i big match (tendenzialmente gli scontri diretti fra Inter, Milan, Juventus, Roma e Napoli) negli slot orari compresi nel pacchetto che ciascuno ha acquistato.

Gli highlights della Serie A saranno disponibili in chiaro prima sul web che in tv, non ci sarà spazio per trasmissioni come 90′ Minuto. Il bando per i diritti tv del campionato vieta la trasmissione delle azioni migliori e dei gol del campionato prima delle 22 di domenica sulle tv non a pagamento. Questo pacchetto non esclusivo sarà in vendita entro giugno, come quello per gli highlights destinati al web, da trasmettere 3 ore dopo la fine della partita. Resta salvo il diritto di cronaca per la trasmissione dei gol durante i Tg.

Nel dettaglio, i tre pacchetti saranno così strutturati:

  • Pacchetto 5, con 114 partite per ciascuna Stagione Sportiva, corrispondenti a 3 gare per giornata: la gara del sabato alle 18, la gara della domanica alle 15 e la gara della domenica alle 20.30; prezzo minimo 452 milioni di euro a stagione;
  • Pacchetto 6, con 152 partite per ciascuna Stagione Sportiva, corrispondenti a 3 gare per giornata: la gara del sabato alle 15, la gara della domanica alle 15 (in contemporanea con altre gare), la gara della domenica alle 18 e la gara del lunedì alle 21; prezzo minimo 408 milioni di euro a stagione;
  • Pacchetto 7, con 114 partite per ciascuna Stagione Sportiva, corrispondenti a 3 gare per giornata: la gara del sabato alle 20.30, la gara della domanica alle 12.30 e la gara della domanica alle 15 (in contemporanea con altre gare); prezzo minimo 240 milioni di euro a stagione.

Confermato quindi il prezzo minimo di 1,1 miliardi di euro a stagione, ovverosia 3,3 miliardi di euro per l’intero triennio.