Cattive notizie per Joao Pedro. Dopo la sospensione per il caso di doping che lo ha visto protagonista di recente, per l’attaccante del Cagliari è arrivato anche il deferimento della Procura nazionale antidoping di Nado Italia. Secondo quanto si apprende, la richiesta di squalifica per il è di quattro anni. Joao Pedro, 26 anni compiuti da poco, è stato deferito per la doppia positività all’ idroclorotiazide, un diuretico proibito, riscontratagli nei test effettuati da Nado Italia subito dopo la partita con il Sassuolo (11 febbraio) e Chievo (17 febbraio).
Doping Joao Pedro, la reazione del Cagliari alla richiesta di squalifica
Immediata la reazione del Cagliari, che attraverso una nota diramata sul proprio sito ufficiale ha così commentato: «Il Cagliari Calcio, nell’apprendere quanto disposto dalla Procura Federale nei confronti del calciatore Joao Pedro, pur ribadendo l’assoluto rispetto delle attività della Procura, esterna il proprio stupore per l’entità della richiesta. Il club resta fermamente convinto della buona fede e della lealtà sportiva e personale di Joao Pedro».
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Doping Joao Pedro, la parola ai legali del giocatore
Sulla questione sono poi intervenuti anche i legali del giocatore: «È assolutamente sorprendente la valutazione che ha fatto la Procura Nazionale Antidoping nel formulare l’accusa e chiedere il deferimento del calciatore Joao Pedro per assunzione intenzionale 2.1.1. Codice NSA della sostanza contestata», le parole di Gaetano Mari e Ernesto De Toni. «Joao Pedro ha prodotto una dettagliata consulenza tecnica del Prof. Massimo Montisci e Prof.ssa Donata Favretto UOC di Medicina Legale e Tossicologia Forense dell’Università di Padova, con la quale ha dimostrato, in modo incontrovertibile, che lo stesso avesse assunto inconsapevolmente degli integratori parzialmente contaminati e rimane, pertanto, fiducioso che il Tribunale Antidoping saprà correttamente valutare la sua condotta, visto che il calciatore medesimo mai ha neppure pensato di assumere intenzionalmente sostanze vietate, come attestato da tutti i test antidoping effettuati prima e dopo quelli del 11 e 18 febbraio in contestazione, ma solo integratori assolutamente leciti su prescrizione ed indicazione di un medico brasiliano qualificato e preparati da una farmacia certificata di San Paolo».