James Pallotta è arrivato a Roma per assistere questa sera all’Olimpico all’impegno di Champions League tra la sua Roma e il Barcellona, e per seguire da vicino gli sviluppi sul fronte commerciale e sull’iter per il nuovo stadio.
Un tema che sta molto a cuore a Pallotta è infatti la realizzazione del nuovo impianto di Tor di Valle. “I tifosi dovrebbero dire alle istituzioni di accelerare – il commento del presidente sulla vicenda stadio -. Siamo vicini alla chiusura, ma se tutto va oltre il 30 giugno, o luglio, ci vorrà un altro anno e non avremo uno stadio. Abbiamo già speso più di 60 milioni sullo stadio, nessuno sa questo. Si parla dei soldi per il mercato dei calciatori, ma c’è altro. Sono stati spesi 65, se non 70 milioni per lo stadio. Non si può continuare a spendere soldi così quando non hai un ritorno in cambio”.
Tra gli argomenti principali anche la questione sponsor: “Main Sponsor? Nei prossimi due mesi dovrebbero arrivare 3-4 annunci di questo genere, annunci importanti”. Secondo le indiscrezioni, il primo accordo dovrebbe essere quello relativo al retro-sponsor, con Hyundai che dovrebbe garantire 3/3,5 milioni di euro annui.
La Roma cerca un retro-sponsor: vicino l’accordo con Hyundai
Sulla sfida di stasera, il patron giallorosso si dice fiducioso: “Sì, abbiamo giocato molto bene all’andata. Sicuramente siamo stati sfortunati sugli autogol e penso che ci fossero tre calci di rigore: una tocco di mano che forse poteva non essere fischiato, quello su Dzeko era certo e il fallo su Pellegrini era oltre la linea. Avevamo di fronte una delle squadra pià forti del mondo e se fossimo andati sull’1-0 le cose sarebbero sfortunate. Abbiamo avuto le nostre occasioni e sull’ultimo gol abbiamo fatto una stupidaggine. Abbiamo giocato bene”.
In Serie A, però, “dalla gara contro il Genoa di dicembre non abbiamo più giocato secondo le nostre potenzialità. Abbiamo avuto molti infortuni e non sono contento di questo. È difficile giocare le gare in Champions League e non poter essere al meglio, rende le cose più difficili. Neanche i calciatori sono felici di quello che è successo, se pensiamo a dove eravamo in classifica prima dalla gara contro il Genoa e dove siamo oggi. Abbiamo 7 partite rimaste a partire da domenica”.
“Se ho fiducia in Di Francesco e nella squadra? Sì, certo. E Alisson resterà – ha concluso il presidente – ha un contratto con noi. Lo adoro, non ho mai voluto venderlo. Ho sempre pensato fosse forte, e ora lo sta facendo vedere”.