Dubbi sul parere Antitrust: Mediapro chiede di bloccare i pagamenti

La delibera con cui l’Antitrust ha delimitato il campo d’azione di Mediapro sui diritti tv della Serie A 2018-2021 ha avuto già un primo contraccolpo sui rapporti…

Diritti Tv tutela consumatori

La delibera con cui l’Antitrust ha delimitato il campo d’azione di Mediapro sui diritti tv della Serie A 2018-2021 ha avuto già un primo contraccolpo sui rapporti tra gli spagnoli e la Lega calcio.

In una lettera inviata ai presidenti dei 20 club e in copia all’advisor Infront, Mediapro ha manifestato le proprie perplessità sul responso dell’Autorità garante della concorrenza, che ha di fatto imposto agli spagnoli di operare esclusivamente come “intermediario indipendente”, senza sconfinare nel ruolo di editore.

A fronte del responso dell’Antitrust, Mediapro ha dunque comunicato alla Lega di Serie A la “sospensione” dei termini di pagamento di quanto offerto per aggiudicarsi il bando, annunciando il rinvio del primo bonifico da 50 milioni di euro, atteso per martedì.

Ma le casse dei club, specialmente dei più piccoli, – come sottolineato da Repubblica – piangono. Molti presidenti facevano e fanno tuttora affidamento su quei 50 milioni (2,5 milioni a club) che gli spagnoli dovrebbero versare, come anticipazione, per scontare le fatture e pagare gli stipendi.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, in Lega calcio ci sono due correnti di pensiero a proposito della missiva di Mediapro. Gli ottimisti la vedono solo come una richiesta di chiarimento, con un incontro tecnico da tenersi nei prossimi giorni in modo da avere le idee più chiare su come operare da intermediario.

Per esempio, c’è il nodo dei pacchetti: un passaggio del pronunciamento dell’Antitrust potrebbe indurre a pensare che Mediapro non possa modificare i pacchetti rispetto al bando di giugno se prima non abbia ricevuto l’avallo delle Authority, con dilatazione dei tempi (60 giorni), anche se i legali di Lega e Infront sono certi che la modifica dei pacchetti sia possibile senza pareri preventivi, a patto di rispettare le linee guida.

Ma poi c’è un’altra interpretazione alla lettera di Mediapro. I pessimisti temono che gli spagnoli comincino a mettere le mani avanti perché il loro raggio d’azione, come intermediari, è troppo limitato e che vogliano rimettere in discussione l’accordo provando a convincere la Lega a fare il canale, più conveniente per l’auspicato ritorno dell’investimento.

Se per qualche ragione la vendita saltasse – sottolinea ancora la Gazzetta – resta sempre il paracadute di Infront, che ha garantito un miliardo ai club.

Mediapro, dal canto suo, ha solo un modo per sgombrare i dubbi: in base agli adempimenti finanziari previsti dal bando, deve versare 50 milioni cash entro il 27 marzo e presentare nel giro di tre settimane una fideiussione da un miliardo (più Iva).

Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Ansa, il presidente di Mediapro Jaume Roures è atteso in Italia da riunioni con UniCredit e Intesa San Paolo proprio per definire la pratica delle garanzie, oltre che per incontrare i potenziali sublicenziatari dei diritti Mediaset, Tim, Perform e Sky. Sono giorni decisivi sulla partita delle partite, quella dei soldi delle tv: è in gioco la tenuta del sistema.