Il numero uno del calcio russo si è sospeso dopo le accuse sul doping di Stato

Il ministro dello Sport della Russia, Vitaly Mutko, al centro delle accuse di doping di stato, ha deciso di sospendersi dalla funzione di presidente della Federcalcio nazionale, per contestare la…

Vitaly Mutko

Il ministro dello Sport della Russia, Vitaly Mutko, al centro delle accuse di doping di stato, ha deciso di sospendersi dalla funzione di presidente della Federcalcio nazionale, per contestare la sua sospensione a vita dai Giochi Olimpici.

L’uomo ha deciso di fare momentaneamente un passo indietro in modo tale da potersi difendersi al meglio. Una decisione che giunge però in un momento delicato, a circa 6 mesi dal Mondiale di calcio 2018 che si disputerà proprio in Russia, e del quale egli è stato incaricato dell’organizzazione.

Mondiali di Russia, richiesti 2,3 milioni di biglietti per la fase finale

Mutko era finito nell’occhio del ciclone a seguito del rapporto McLaren dell’Agenzia mondiale antidoping. Il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) l’ha dunque bandito il 5 dicembre, ed ora il braccio di ferro tra il numero uno della Federcalcio russa e il Comitato Olimpico si sposta sul terreno della giustizia. Il responsabile russo ha manifestato pubblicamente l’intenzione di rivolgersi al Tas (Tribunale di arbitrato dello Sport).