Luca Cordero di Montezemolo tra i candidati alla presidenza di Telecom Italia. L’ex presidente della Ferrari in uscita da Alitalia sarebbe stato individuato da Vivendi, maggiore azionista dell’incumbent italiana, per sostituire l’attuale numero uno della società, Giuseppe Recchi. L’indiscrezione rilanciata dall’agenzia internazionale Bloomberg è stata poi confermata da altri organi di stampa italiani. L’assemblea di Telecom che sancirà il possibile passaggio di consegne è in agenda il 4 maggio 2017 e sarà quella l’occasione in cui gli uomini di Vivendi, che non commentano l’indiscrezione, proveranno a piazzare anche un nome alla presidenza. Solo pochi mesi i francesi hanno spinto e ottenuto il cambio di ad, archiviando l’era di Marco Patuano, storico uomo Telecom, aprendo alla guida di Flavio Cattaneo.
Adesso si punterebbe alla casella più alta dell’organigramma di Telecom Italia: Cattaneo e Montezemolo, del resto, si conoscono da anni e più volte è stato sottolineato come il loro rapporto sia consolidato, almeno fin da quando fu proprio l’ex manager Ferrari a chiamare Cattaneo alla guida operativa di NTV, la società che gestisce i treni Italo. Ora potrebbe essere stato proprio Catteneo a bisbigliare il nome di Montezemolo a Vincent Bollorè, desideroso probabilmente di dimostrare la sua forza anche su Telecom, forte del 24% circa del capitale in mano.
Con l’assemblea fissata il 4 maggio, la scadenza per la presentazione delle liste è al 9 di aprile: fino ad allora sarà presumibilmente un susseguirsi di nomi e ipotesi. Ma intanto, questo è un momento molto importante per la tlc, una società che dall’essere un fornitore di rete diventa sempre di più anche un distributore di contenuti. Nelle ultime ore, come sapete, si sono intensificate le voci che parlano di un interesse di Telecom per i diritti tv della Serie A e del calcio in generale, per poter offrire ai clienti oltre alla banda anche qualcosa da vedere.
Secondo i rumor per provare ad ottenere qualche immagine del pallone Telecom potrebbe stringere una partnership con Mediaset e veicolare su Premium il risultato degli sforzi economici, così da poter monetizzare l’investimento sostenuto. Il problema, diciamo così, è che l’azionista di maggioranza di Telecom è proprio quella Vivendi che a dicembre ha conquistato quasi il 30% di Mediaset in maniera ostile e che è in causa con Fininvest per aver rotto il precontratto siglato un anno fa che ruotava proprio attorno alla compravendita di Premium.
Se dovesse essere proprio Montezemolo l’uomo chiamato a rappresentare Telecom dal 4 maggio in poi il dossier calcio-in-tv sarebbe il primo sulla sua scrivania, con una postilla dedicata al mantenere buoni rapporti con Mediaset. E questa per un uomo di Vivendi non è proprio una impresa semplice.