“Secondo la Procura di Torino la Juventus non e’ parte lesa ma neanche concorre nel reato: dunque, c’e’ una grande zona grigia che e’ esattamente il terreno su cui la Commissione ha il dovere di investigare anche per proporre poi soluzioni normative”, ha detto ieri il presidente del Comitato Antimafia – costituito all’interno della Commissione parlamentare – Marco Di Lello, come riportato dall’agenzia AGI.
Intanto il comitato sta preparando una nuova norma sul bagarinaggio: oggi e’ possibile vendere solo 4 biglietti alla stessa persona ma per chi non rispetta la regola e’ previsto solo un illecito amministrativo.
L’obiettivo e’ trasformarlo in illecito penale. E comminare pesanti multe “per responsabilita’ oggettiva” anche alle societa’ calcistiche che coprono il fenomeno.
Come noto la Commissione Antimafia sta svolgendo una ampia indagine a livello nazionale sui rapporti tra calcio e mafia.
Entro il mese di febbraio – era stato ufficializzato all’apertura delle audizioni – saranno ascoltati tutti i vertici del calcio. Il super-procuratore della Figc, Pecoraro e quello precedente, Palazzi. Il numero uno della Figc Tavecchio e l’ex presidente Abete. E anche il presidente della Lega B, Abodi e il presidente dell’Associazione italiana calciatori Tommasi.
Il comitato che e’ stato formato all’interno della Commissione Antimafia e che e’ presieduto dal dem Di Lello puntera’ ad ascoltare anche alti dirigenti del calcio.
Tra questi potrebbe esserci il nome di Andrea Agnelli, in virtù del coinvolgimento della società nell’indagine dei magistrati di torino.
Sempre fonti parlamentari riferiscono che il presidente della Juve avrebbe manifestato perplessita’ sulla necessita’ di essere audito in Commissione ma la richiesta in ogni caso – viene spiegato – verra’ avanzata durante un ufficio di presidenza della Commissione.