Peter Kenyon è un nome che gli appassionati di calcio magari non hanno ben presente, ma che ha inciso eccome sul mondo del pallone. E forse per questo Suning lo vorrebbe nella propria “scuderia”, per poter gestire al meglio il business calcistico dell’azienda di Zhang Jindong.
Nato nella contea di Greater Manchester nel novembre 1953, Peter Kenyon ha iniziato la sua carriera nel mondo sportivo in Umbro, azienda di cui è stato ceo dal 1991 al 1997. Da lì è arrivato il trampolino verso il calcio: nel maggio del 1997 passa infatti al Manchester United, la squadra per cui tifava da ragazzo, sempre come amministratore delegato.
Peter Kenyon, l’esperienza allo United
Peter Kenyon rimarrà ai Red Devils fino al 2003, sei anni particolarmente intensi, in cui contribuisce alla crescita economica e del brand del club di Manchester. Il board guidato da Kenyon ha di fatto posto le basi per lo step successivo, che ha portato lo United a diventare una delle squadre dal fatturato più alto (complice anche un accordo di sponsorizzazione da 30 milioni di sterline annui con la Vodafone) e più conosciute in tutto il mondo. E non solo, visto che si è occupato anche della parte calcistica, ad esempio convincendo Sir Alex Ferguson a non ritirarsi nel 2002 oppure portando in Inghilterra un certo Cristiano Ronaldo.
Proprio l’affare che portò allo United il giovane CR7 segna l’inizio del rapporto con Jorge Mendes, storico procuratore non solo dell’attaccante portoghese oggi al Real Madrid. Nel settembre del 2003 lascia il Manchester United, approdando ai rivali del Chelsea nel febbraio 2004. A Londra il rapporto tra Peter Kenyon e Mendes si fa decisamente più intenso: in breve tempo arrivano in blues i vari Hilario, Paulo Ferreira, Ricardo Carvalho e Deco, ma soprattutto José Mourinho, tutti della scuderia di Mendes. Nel frattempo, a Londra fa conoscenza anche con un altro super-agente, Kia Joorabchian.
Peter Kenyon, l’addio al Chelsea e le TPO
L’esperienza al Chelsea termina nel 2009, ma Peter Kenyon non resta a lungo senza lavoro: sigla infatti un accordo con la CAA Sports Agency, agenzia che si occupa dell’immagine dei calciatori, in particolar modo quelli di Gestifute (ovverosia l’agenzia di Mendes). E da CAA nasce uno dei primi fondi d’investimento, ovverosia la Quality Football Ireland: gli affari con Mendes non mancano, da Falcao e Diego Costa in giù. Nel 2011, però, la Fifa inizia ad indagare, e almeno ufficialmente Peter Kenyon lascia la CAA.
Non il mondo del calcio. Tramite un’altra agenzia, la OPTO, infatti offre consulenze e mediazioni nelle trattative: trattative che spesso riguardano giocatori della scuderia di Mendes e la stessa CAA. Un giro di affari che porta, nel 2015, Peter Kenyon a diventare anche advisor per l’Atletico Madrid, voluto espressamente dal patron Miguel Angel Gil Marin dopo i numerosi affari.
Con l’Atletico nelle mani cinesi, ora Peter Kenyon sembra pronto ad una nuova avventura: il gruppo Suning lo avrebbe scelto per diventare il superconsulente delle attività calcistiche dell’azienda di Zhang Jindong, che punta anche a nuovi club in Europa oltre l’Inter.