In Europa entrano nel vivo le competizioni nazionali. Non solo i campionati, ma anche le coppe: Copa del Rey in Spagna, FA Cup in Inghilterra, Coupe de France in Francia, DFB Pokal in Germania e, ovviamente, la nostra Coppa Italia. Proprio i tornei “domestici” sono stati analizzati da KPMG, in uno studio sulle competizioni nazionali dei 5 campionati maggiori d’Europa.
L’immagine che ne esce è quella di un’Italia fanalino di coda tra le big. Intanto come spettatori: nella scorsa stagione (analizzando dai quarti in avanti) solo la Coupe de France ha raccolto meno spettatori allo stadio (194.124 contro i 262.922 della Coppa Italia), mentre molto meglio hanno fatto in Germania (336.059) e in Inghilterra (480.425). In compenso, però, siamo all’ultimo posto come riempimento degli stadi: dopo aver sfiorato il 70% nel 2011/12, nella scorsa stagione siamo arrivati fino al 50%, con le altre competizioni tutte intorno al 90% (fatta eccezione per la Copa del Rey).
Uno scarso appeal che può dipendere da diversi aspetti. Anche da quello sportivo: secondo lo studio di KPMG, la Coppa Italia è anche la più scontata, visto che se la giocano sempre le squadre più blasonate (cioè quelle che occupano le prime 5 posizioni in campionato).
La sorpresa Alessandra, giunta fino in semifinale la scorsa stagione, è stata solo un’eccezione, quindi. Diverso il caso all’estero, dove le finaliste della FA Cup spesso provengono da metà classifica o peggio (come il Wigan, che nel 2013 alzò la coppa e poi scese in Championship). E lo stesso si può dire in Francia, con il Guingamp che ha vinto la coppa due volte negli ultimi 7 anni, di cui una addirittura da club di seconda divisione. Certo, anche fuori dall’Italia non mancano le big: in Spagna il Barcellona è arrivata in finale di Copa del Rey in 5 delle ultime 6 stagioni (3 volte il Real Madrid), mentre Bayern Monaco e Borussia Dortmund si sono sfidate per il DFB Pokal 4 volte negli ultimi 5 anni.