Red Bull verso la Premier, i proprietari del Lipsia vogliono il West Ham

La Red Bull vuole sbarcare anche nel calcio inglese. Lo scrive il giornale ‘Sun’ precisando che nelle mire del ‘colosso’ delle bevande energetiche c’è il West Ham, club londinese che nella…

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La Red Bull vuole sbarcare anche nel calcio inglese. Lo scrive il giornale ‘Sun’ precisando che nelle mire del ‘colosso’ delle bevande energetiche c’è il West Ham, club londinese che nella capitale britannica ha un vasto seguito nonostante vinca molto meno rispetto ai concittadini Chelsea ed Arsenal, e che dall’estate scorsa gioca nello stadio Olimpico costruito per i Giochi del 2012.

La Red Bull possiede già 4 club calcistici, in Austria dove dà il nome al Salisburgo, a Lipsia dove nel 2007 ha rilevato il Markranstadt cambiandone il nome in RB Lipsia e portandolo in Bundesliga.

Recentemente peraltro la società ha raggiunto un accordo per acquistare il Zentralstadium (dove gioca già dal 2010) e portare la capienza da 42.500 a 57 mila posti.

New York RB ha acquisito i Metrostars (vi giocò, fra gli altri, Roberto Donadoni) che ora si chiamano NY Red Bulls, e in Brasile dove alla periferia di San Paolo è nato da alcuni anni il Red Bull Brasil.

In più ha anche due team di formula, la Red Bull Racing e la Toro Rosso. CF – calcioefinanza.it ha già analizzato il modello RB nel calcio in questo articolo.

Ora sarebbe il turno, secondo ‘The Sun’, del campionato più affascinante, la Premier League, e una mega-offerta sarebbe già pronta per i due attuali proprietari degli Hammers, David Gold e David Sullivan.

In passato l’azienda aveva smentito l’interessamento per club di serie minori come Leeds, Brentford e Charlton, ora invece l’interessamento sarebbe concreto. E va pure ricordato l’interesse per l’Udinese, con l’ipotesi di naming sul nuovo stadio Friuli.

“Credo che saremo costretti a cedere almeno parte del club per rimettere a posto il bilancio“, è la dichiarazione fatta di recente da David Sullivan e che il ‘Sun’ ricorda oggi, assieme al fatto che una valutazione ha fissato il valore della società in 200 milioni di sterline.

Sempre secondo il tabloid britannico, una volta andata in porto l’operazione anche il ‘London Stadium’ verrebbe ribattezzato con il nome della bibita, così come è accaduto con l’impianto del Lipsia.

I tifosi non sarebbero così favorevoli all’ipotesi, anche per paura che la Red Bull cambi colori e stemma del club, come è già successo a Salisburgo e New York. Quest’anno, peraltro, gli hammers hanno dovuto già incassare di malavoglia l’addio a Boleyn Ground, storico stadio ad Upton Park, per passare all’Olimpico, più grande, ma secondo loro più dispersivo e meno “caldo” rispetto alla vecchia casa.

Ora bisognerà vedere anche che ne dice l’Uefa, visto che dei club che giocano nelle competizioni continentali non possono avere lo stesso proprietario. La Red Bull potrebbe quindi diventare azionista, sponsorizzare le maglie del club e dare il nome allo stadio.