Supercoppa a Natale, opinioni divise tra "gran finale" e "trasferta da evitare"

“Venire a giocare la SuperCoppa a Doha e’ positivo, e’ uno spot per l’Italia”. Appena arrivato a Doha l’amministratore delegato e direttore generale della Juventus Beppe Marotta ha rilasciato…

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“Venire a giocare la SuperCoppa a Doha e’ positivo, e’ uno spot per l’Italia”. Appena arrivato a Doha l’amministratore delegato e direttore generale della Juventus Beppe Marotta ha rilasciato a Raisport una dichiarazione su quanto accaduto al Milan e sulle polemiche che riguardano la sede della Supercoppa.

Le sue dichiarazioni in qualche modo riaprono la polemica e il dibattito sulla collocazione della Supercoppa Italiana.

Già nella scorsa stagione CF – calcioefinanza.it aveva affrontato il tema evidenziando i vantaggi di una scelta che, facendo giocare la partita sotto Natale, rappresenta un bel finale di anno calcistico per il calcio italiano.

Ma non tutti sono d’accordo.

Ci sono i club come Crotone e Bologna che dovranno rinviare a gennaio le loro partite di campionato, mentre molti tifosi nelle scorse settimane hanno contestato la collocazione nel pomeriggio di venerdì, non la scelta migliore per valorizzare il prodotto in chiave nazionale.

“Perché andare a giocare così lontano dall’Italia? Perché è uno spot per il calcio italiano – ha detto Marotta, commentando il caso del ritardo nella partenza del Milan – e ritengo che sia positivo da tutti i punti di vista. Non è il primo anno che facciamo scelte del genere e per me è una decisione giusta, quello che è successo al Milan lo abbiamo saputo appena arrivati a Doha e devo parlare con Galliani per saperne di più”.

Galliani – è stato fatto presente a Marotta – ha detto che se ci dovessero essere un altri inconvenienti il Milan potrebbe addirittura non partire più. “Non vedo dei motivi – ha affermato il dirigente bianconero – affinché questo possa accadere, adesso mi farò spiegare da Galliani”.

Di certo vi è che in estate non si è trovata una data per disputare la sfida, e che Juve e Milan si sono quindi accordate con gli organizzatori della sfida in Qatar per giocare in questo periodo, peraltro climaticamente migliore.

L’importante è che ora si trovi un format e che la strada venga perseguita. Cambiare ogni anno non giova al prodotto e alla creazione di una storia e una tradizione del trofeo. Ed ovviamente alla commercializzazione dello stesso, visto che la priorità è chiaramente quella di creare un appetibile evento.