Caos Pisa, Petroni vuole ricucire, Corrado prima frena poi apre: "Offerta in 48 ore"

Pisa nel caos come e più di prima. Lorenzo Petroni, amministratore unico della società, conferma la volontà di cedere il club “in modo definitivo e nell’interesse di tutti” e di fatto chiede…

Padova - Palermo

Pisa nel caos come e più di prima. Lorenzo Petroni, amministratore unico della società, conferma la volontà di cedere il club “in modo definitivo e nell’interesse di tutti” e di fatto chiede scusa alla famiglia Corrado, che aveva presentato con la cordata Magico un’offerta prima giudicata efficace e poi non congrua. Dal canto suo, Giuseppe Corrado, leader di Magico, si mostra scosso e dice: “Ulteriori negoziazioni non si possono fare, adesso le cose devono essere più definite”.

Così fino a stamattina, nel tardo pomeriggio, invece, Corrado sceglie di presentare quella che ritiene essere un’ultima offerta. Lo si legge in una nota. “Magico srl e soci prendono atto dell’assunzione di responsabilità di Carrara Holding e comunicano che accettano di formulare un’ultima e irrevocabile proposta d’acquisto entro le prossime 48 ore. L’offerta dovrà tenere conto del grave danno patrimoniale e sportivo arrecato alla società dai ritardi e dai rifiuti espressi da Carrara Holding nei giorni scorsi. Chiediamo pertanto un ultimo sforzo e un atto di fede ai tifosi e alla città per sostenere la squadra nella difficile trasferta di domani”.

Il colpo di scena del pomeriggio salva, per il momento, la storia del calcio a Pisa. Solo stamattina Corrado, l’uomo dei cinema, si chiedeva come si potesse risolvere la faccenda, “lo potranno stabilire la Lega B, i revisori dei conti o la proprietà che ha difeso una situazione insostenibile che non ha permesso di trovare l’accordo”, aveva detto parlando in radio a Lady B.

Con la scadenza per il pagamento degli stipendi fissata a oggi 16 dicembre e le possibili penalizzazioni che subirà il club se non dovessero essere versate le quote a tutti i calciatori, il Pisa si ritrova a vivere una nuova giornata da thriller holliwoodiano dopo che ieri il sindaco Filippeschi aveva comunicato senza troppi giri di parole che la trattativa considerata conclusa in realtà era in realtà miseramente fallita.

Perché è saltata? Una spiegazione l’aveva fornita Petroni in una lettera aperta inviata ai tifosi del Pisa e a Corrado: “Siamo dispiaciuti per l’insuccesso della trattativa e ce ne assumiamo le responsabilità; dovevamo essere più tempestivi nell’operatività, più rapidi nelle risposte e più chiari nelle nostre richieste”, ha detto l’amministratore unico del club.

“Vogliamo rimediare finché siamo in tempo” e per questo, rivolgendosi a Corrado, propone “di acquistare il Pisa con la sottoscrizione del contratto in base alle indicazioni da lei fornite. Per l’acconto che ha rappresentato il punto di rottura, sarà lei a proporre una cifra da versare alla Carrara Holding lasciando l’eventuale residuo subordinato al raggiungimento della salvezza nel campionato di Serie B”.

Dopo lo stop arrivato in mattinata da Corrado, arriva la svolta nel pomeriggio. “Ulteriori negoziazioni non si possono fare, adesso le cose devono essere più definite”, aveva detto. In realtà c’è stato spazio per “l’ultima” proposta che arriverà in 48 ore e non di più: Petroni potrà prendere o lasciare.