Le passività fiscali dei club della Liga tra gennaio 2013 e settembre 2016 sono scese del 65% a 230 milioni di euro grazie ai controlli promossi nel 2012 dal governo spagnolo e dall’associazione dei club. Lo riporta la rivista specializzata Palco 23. Il calo, è sottolineato, va meglio del previsto: solo un anno fa si prevedeva che a settembre 2016 sarebbero stati 275 i milioni da restituire.
Alla base di questo successo sistemico c’è l’obbligatorietà per tutte le squadre delle prime due leghe spagnole di prevedere il calo dei propri debiti con il fisco spagnolo, previa l’autorizzazione ad iscriversi al campionato di appartenenza. Secondo le previsioni del Consiglio Superiore Sport (CSD) e della Liga, riporta Palco 23, durante la stagione 2016-2017 dovrebbero essere pagati altri 79 milioni di euro e abbattere ancora di più il monte-debiti.
Per chi lavora al dossier questo scenario di tagli per la stagione in corso non è solo considerato realistico, ma “il minimo”. Nel corso delle prossime quattro stagioni, tra il 2016 e il 2020, si stima che il calo dei debiti in aggregato del calcio spagnolo potranno calare di 160 milioni di euro, e arrivare così a toccare la soglia psicologica (positiva) di 70 milioni di euro.
Una delle chiavi per facilitare la risoluzione dei problemi con l’agenzia delle entrate made in Spain è il nuovo accordo per la cessione dei diritti televisivi della Liga che aiuterà l’esplosione del fatturato dei piccoli club: quando i bilanci della stagione 2016-2017 verranno preparati, molte società della Liga potranno contare su incassi maggiori e destinare risorse per abbattere i propri debiti.