Chi sono gli azzurrini di Paolo Vanoli, ecco i gioielli dell'Under 19

L’ottimo europeo Under19 disputato dalla nazionale di Paolo Vanoli ha acceso i riflettori sui giovani talenti italiani.
Da quando è stato riformato l’Europeo di categoria, in quattordici edizioni precedenti l’Italia era…

profili italia europei under 19
L’ottimo europeo Under19 disputato dalla nazionale di Paolo Vanoli ha acceso i riflettori sui giovani talenti italiani.
Da quando è stato riformato l’Europeo di categoria, in quattordici edizioni precedenti l’Italia era arrivata alla fase finale solo quattro volte, e in finale due. Nel 2003 vinse con i gol di Pazzini, in campo aveva Chiellini, Aquilani, Padoin, Palladino, Lodi. Nel 2008 fu battuta dalla Germania.
Una nazionale che viene già valutata tra gli 8 e i 9 milioni di euro da Transfermarkt.it, ma in questo caso è chiaro che i valori potenziali sono ben maggiori: acquistare un Under 19 è sempre e comunque una scommessa.
PORTIERI. Organizzata e difficile da perforare, l’Italia di Vanoli ricorda quella degli adulti per la solidità difensiva. Il portiere è Alex Meret, scuola Udinese in prestito alla Spal: gli esperti dicono che abbia un grande futuro e c’è chi lo considera superiore pure al milanista Donnarumma. Il dodicesimo è Andrea Zaccagno della Pro Vercelli, cresciuto nel Torino che lo aveva girato anche in prestito al Padova Berretti.
DIFENSORI. Federico Dimarco, terzino di scuola Inter (secondo Transfermarkt.it vale 1,3 mln di euro, è il più quotato con Meret che si ferma a 1 milione) che l’anno prossimo giocherà in prestito all’Empoli. Mancino velenoso e chirurgico. Fino alla semifinale l’Italia ha segnato solo su calcio da fermo e Dimarco ne ha fatti quattro su cinque: dopo i rigori contro Germania e Portogallo, doppietta agli inglesi. Calcia con personalità, senza paura.
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Di Marco
In difesa, accanto al già citato Dimarco e al capitano Filippo Romagna, protagonista nella Juve Primavera (si disimpegna bene anche in posizione avanzata da mediano davanti alla difesa), ci sono Mauro Coppolaro, scovato dalla Reggina e poi passato all’Udinese (gioca sia da terzino che da centrale), e Davide Vitturini, di proprietà del Pescara. Completa il reparto Giuseppe Pezzella del Palermo: originario di Napoli, ha già collezionato 9 presenze in Serie A, su cui spiccano 5 presenze complete (contro Roma, Bologna, Inter, Napoli e Lazio).
CENTROCAMPISTI. Un azzurro andato in gol, su punizione contro l’Austria, è Manuel Locatelli, centrocampista partito da un oratorio di Pescate e approdato al Milan passando per l’Atalanta. Un anno fa Conte indicò lui e Donnarumma come le speranze per la Nazionale di domani: ha già collezionato 42 presenze nelle nazionali giovanili (1 gol).
Da visionare anche Nicolò Barella, centrocampista che ha già debuttato in A col Cagliari e nell’ultima stagione ha giocato 21 gare con la maglia rossoblù in serie B con 2 assist serviti ai compagni: caratteristiche più offensive di Locatelli, può essere spostato anche in zona più avanzata.
Ottimo europeo (nonostante la sfortunata autorete con gli inglesi) per Alberto Picchi, scuola Empoli, grande personalità e un cognome pesante, in quanto pronipote di Armando. Dalla Spal (sempre via Udinese come Meret) arriva Simone Pontisso: mediano che occasionalmente può essere spostato in difesa, in campo dall’inizio contro il Portogallo nel girone.
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ALI. Nell’assetto della sua squadra Vanoli ha scelto pure alcuni esterni di ruolo come Paolo Ghiglione (attaccante cresciuto nel Genoa) e Simone Edera del Torino, entrambi in campo nell’1-1 della seconda partita contro l’Austria. Ghiglione ha giocato anche nell’1-0 alla Germania quando in attacco venne scelto Simone Minelli della Fiorentina, esterno che si presta pure a giocare in prima linea.
Dalla Juventus arriva invece Francesco Cassata, un tuttofare che è stato usato da Fabio Grosso sia come ala sinistra a piede invertito che come terzino destro, ma che si disimpegna alla grande anche da centrocampista centrale. Il classico jolly che vanta 11 reti in 64 gare di Primavera.
ATTACCANTI. Sempre nella semifinale contro l’Inghilterra, sopra di due gol, l’Italia si è vista annullare il terzo per un fuorigioco millimetrico di Andrea Favilli (8 presenze e 5 gol nell’Under 19) centravanti possente, lesto a guadagnarsi il rigore sullo 0-0 per fallo di Tomori. Quattro anni fa giocava nella Polisportiva Zambra, quest’anno Allegri ha fatto debuttare in A nella Juventus. Ma i bianconeri non lo hanno riscattato e lui è tornato in prestito al Livorno. Ottimo il bottino: 29 gol in 61 partite disputate a livello Primavera.
L’altro attaccante è Giuseppe Panico: attualmente al Cesena, vanta 41 presenze in Primavera al Genoa con 15 gol e 4 assist, già 31 presenze con 13 gol nelle nazionali minori più 2 spezzoni da 9′ e 7′ in serie A sempre con il Genoa. Completa il reparto Patrick Cutrone del Milan: 42 presenze e ben 25 gol nelle nazionali giovanili, ma fin qui solo 3 spezzoni agli Europei.