Meno allenatori ed ex giocatori nella ricetta Romagnoli per RaiSport

“C’è un’abitudine eccessiva all’uso degli ex allenatori e calciatori. Io ho trovato un parco vasto, che vorrei ridurre a 5-6 unità”. Così il direttore di RaiSport Gabriele Romagnoli alla commissione…

audizione Romagnoli Raisport commissione vigilanza Rai

“C’è un’abitudine eccessiva all’uso degli ex allenatori e calciatori. Io ho trovato un parco vasto, che vorrei ridurre a 5-6 unità”. Così il direttore di RaiSport Gabriele Romagnoli alla commissione di vigilanza Rai nell’audizione che ha delineato le strategie della testata giornalistica nei prossimi anni (il suo mandato iniziato a marzo durerà 3 anni).

Una scelta strategica ma dettata anche dalle convenienze: “Ho visto i contratti di Marchegiani e Costacurta a Sky – ha detto Romagnoli – e qui dovremmo pagarli tutti come fossero direttori, sono cifre fuori dalla nostra portata”.

A proposito di calcio Romagnoli ha ricordato che «da gennaio verrà rimpiazzato Il processo del lunedì con una trasmissione nuova. Ritengo doloroso solo il taglio a 90/o Minuto di serie B, perché è una realtà importante. Su quello ho perso, se volete fare una petizione per farlo tornare in palinsesto mi aiutate».

Ma centrale nell’attenzione di tutti è stato proprio il discorso sulle risorse da utilizzare: “Io sono un esterno che intende fare il massimo uso delle risorse interne – ha detto ancora -, ma crede nella necessità di avere dei supporti”. Nonostante questo Romagnoli ha bollato come “fantasiose” le voci di “mercato” che la testata starebbe conducendo per portare al suo interno grandi firme.

Un esempio su tutti – relativo agli Europei – sintetizza situazione e criticità: “È stata molto apprezzata la telecronaca di Rimedioha detto Romagnoli riferendosi ad una ricerca di mercato -, ma pochissimi ricordano il suo nome. È perché lui non appare, viviamo in una società in cui essere bravi non basta, bisogna metterci la faccia, la gente ricorda più facilmente Zenga”.

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Lo stesso Romagnoli ha promosso l’operazione europei. “Si è provato anche a fare format diversi. La Rai non è univoca. Rai1, Rai2 e Rai3 hanno pubblici diversi, da qui i diversi tentativi sulle tre reti. Sono arrivate risultanze in parte prevedibili: il pubblico reagisce positivamente a tutto ciò che è nuovo. Il pubblico, ad esempio, ha trovato sorprendente Antinelli, un giornalista giovane che ha condotto la Domenica Sportiva l’anno scorso, ma che su Rai1 è stato percepito come nuovo”.

Sul futuro dei diritti tv, infine Romagnoli ammette che: “Probabilmente le Olimpiadi di Rio saranno l’ultimo grande evento in esclusiva” confermando in qualche modo la bontà della scelta dello sharing degli Europei con Sky ed allo stesso tempo la necessità della Rai di distinguersi senza rincorrere gli altri competitor sui diritti tv più costosi.

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