Real Madrid e Barca (e altri) hanno avuto aiuti di Stato; UE: "Concorrenza sleale"

ue aiuti di stato liga real barca – L’Unione Europea chiede a sette club spagnoli di restituire al governo quelli che sono stati veri e propri aiuti di Stato incassati negli anni. Lo ha…

Barcellona Campione di Spagna

ue aiuti di stato liga real barca – L’Unione Europea chiede a sette club spagnoli di restituire al governo quelli che sono stati veri e propri aiuti di Stato incassati negli anni. Lo ha reso noto il Commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager. L’accusa è quella di aver ottenuto illegittimi “aiuti di Stato” dalla Spagna, potendo contare su “vantaggi illegali in violazione delle regole europee“. Aiuti che adesso dovranno essere recuperati perché l’uso di queste risorse, è il ragionamento dell’Antitrust europeo, ha causato una concorrenza sleale tra le società. I club interessati sono Real Madrid, Barcellona, Valencia, Athletic Bilbao, Osasuna, Elche e Hercules.

 

In particolare, secondo l’Antitrust europea, Real, Barca, Athletic e Osasuna hanno goduto di regimi fiscali agevolati, cosa contraria alle regole della UE. In Spagna i club calcistici sono considerati come società a responsabilità limitata (srl), mentre questi club “sono stati trattati come organizzazioni no-profit“. Questo ha portato a un carico fiscale ridotto del 5% sui profitti (calcolato sul 25% invece che sul 30%). Secondo Bruxelles “i quattro club hanno beneficiato di questo regime fiscale per oltre vent’anni senza una giustificazione oggettiva“.

Inoltre, in una seconda indagine, la Commissione ha esaminato un trasferimento di terreni tra il Real Madrid e il comune di Madrid. Secondo Bruxelles, il terreno “ha subito una sovrastima di 18,4 milioni di euro”, cosa che “ha garantito al Real Madrid un vantaggio ingiustificato”.

Infine, un terzo filone d’inchiesta ha riguardato gli aiuti che il fondo Ivf, di proprietà statale, ha garantito ai tre club valenciani Valencia (20,4 milioni), Hercules (6,1 milioni) ed Elche (3,7 milioni), colpiti da difficoltà finanziaria. Secondo la Commissione gli aiuti in questione “non sono legati a piani di ristrutturazione”, e anche in questo caso si registra “un vantaggio economico nei confronti degli altri club”. L’obiettivo della Commissione europea è far versare ai club quanto dovuto: ” Usare i soldi dei contribuenti per finanziare club di calcio professionistici può costituire concorrenza sleale. Il calcio professionistico è un’attività commerciale che coinvolge significative somme di denaro e deve rispettare le regole della leale concorrenza. I sussidi che abbiamo indagato in questi casi non le rispettavano” ha spiegato Vestager.