Nasce la nuova Carrarese post-fallimento, l'obiettivo è la Lega Pro

Carrarese rinasce post fallimento – Dopo l’amaro fallimento di marzo, la Carrarese fa il suo primo passo nel futuro: nasce la Carrarese Calcio 1908. Fondata nello studio del curatore fallimentare Massimiliano…

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Carrarese rinasce post fallimento – Dopo l’amaro fallimento di marzo, la Carrarese fa il suo primo passo nel futuro: nasce la Carrarese Calcio 1908. Fondata nello studio del curatore fallimentare Massimiliano Tognelli, la nuova società dovrà prendere il posto nel cuore dei tifosi della Carrarese 1908 che è fallita pochi mesi fa e che era di proprietà dell’ingegnere romano Raffaele Tartaglia (al 70% del club) e di Gianluigi Buffon (al 30%). A battezzare la nuova Carrarese il sindaco della città Angelo Zubbani e l’assessore allo sport Dante Benedini che si sono aggiudicati l’asta fallimentare per 109mila euro.

I finanziatori del progetto sportivo sono diversi imprenditori locali – una decina, attivi nel marmo – che hanno deciso di mettere insieme quanto fosse necessario per salvare il club. L’obiettivo è iscrivere la squadra in Lega Pro, dove militava al momento del fallimento, senza dover costringere i tifosi a far la spola sugli spalti dei campetti delle serie inferiori. Tuttavia, per ottenere il titolo sportivo dalla federazione la neonata società pagare entro il 30 giugno i debiti sportivi del club fallito, cioè circa tre mensilità di stipendi per un totale che si aggira dai i 300 e i 400mila euro.

L’eredità di Buffon, insomma, è ora in mano alla cordata locale, ma non si esclude che a stretto giro possa entrare in scena un imprenditore più solido in grado di rilevare il 40% del club in modo da lasciare agli industriali del marmo la maggioranza azionaria. È probabile che su questo pesi l’esperienza passata. Nei giorni del fallimento, fu proprio Buffon a sottolineare il legame indispensabile tra la Carrarese e il territorio: “Non dovevamo arrivare al punto di vendere a un forestiero la Carrarese – disse il portiere della Juventus – Non c’è interesse di mantenere una squadra così. Abbiamo palesato noi tutti, me compreso, i nostri limiti. Non sappiamo far gruppo e lavorare in gruppo. Sfido chiunque a buttare a mare un’occasione come questa”.