Guangzhou in rosso, la Champions asiatica non evita il -129mln

Guangzhou rosso 129 milioni La vittoria della Champions League asiatica e del campionato cinese non hanno evitato al Guangzhou Evergrande Taobao Football Club di chiudere l’esercizio 2015 in rosso: perdita per…

pallone finale milano champions league 2

Guangzhou rosso 129 milioni La vittoria della Champions League asiatica e del campionato cinese non hanno evitato al Guangzhou Evergrande Taobao Football Club di chiudere l’esercizio 2015 in rosso: perdita per 953 milioni di yuan, pari a 129 milioni di euro circa. Lo riporta l’agenzia cinese Yutang Sports. Il fatturato si attesta a 51 milioni di euro ed è comunque molto alto per un club asiatico. Il management della società spiega che il risultato è dovuto ai costi sostenuti per gli allenatori, con l’alternanza in panchina nel 2015 di Marcello Lippi, Fabio Cannavaro e Felipe Scolari; per l’acquisto dei calciatori (e relativi stipendi) e per preparare al meglio le partite. Solo queste spese hanno pesato per 176 milioni di euro sui conti.

La proprietà del club, quotato sul National Equities Exchange and Quotations (NEEQ) cinese, è divisa tra l’Evergrande Group che possiede il 56,71% del club e Alibaba che ha in mano il 37,81% dello share. In questi giorni si parla molto di loro (e del patron di Alibaba Jack Ma) perché considerati tra i potenziali acquirenti del Milan. Il gigante dell’ecommerce cinese ha acquistato la sua quota del club nel 2014, giusto pochi mesi dopo il felice sbarco a Wall Street. Costo dell’operazione non banale: quasi 170 milioni di euro.

Dopo la quotazione, il club è valutato 3,37 miliardi di dollari (2,9 circa in euro) e ha superato di quasi un miliardo di euro il valore del Manchester United (2,07 miliardi di euro), come riporta il Wall Street Journal. Fino ad allora il club inglese era in testa alla classifica per valore delle società di calcio aperte al mercato; ora insegue i cinesi che a loro volta distaccano di gran lunga tutte le altre squadre, comprese le italiane Juventus, Roma e Lazio.

I campioni di Cina, al momento in vetta alla classifica del campionato di casa, possono contare su ottimi calciatori in rosa (come Paulinho costato 15 milioni e Jackson Martinez pagato 42) e puntano a bissare i successi, nazionali e internazionali, dello scorso anno. Il progetto societario ricalca l’idea di calcio del governo di Pechino che vuole sfruttare il pallone come leva politica ed economica, con l’intenzione di perseguire un prezioso programma di rilancio che possa portare la Cina a conquistare la sua prima Coppa del Mondo.