Mediaset mette in conto 200 mln di uscite in più per cedere Premium

Quanto è costata la cessione di Mediaset Premium. Mediaset festeggia in Borsa l’accordo con Vivendi in base al quale il gruppo di Cologno cederà ai francesi le attività Premium che…

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Quanto è costata la cessione di Mediaset Premium. Mediaset festeggia in Borsa l’accordo con Vivendi in base al quale il gruppo di Cologno cederà ai francesi le attività Premium che bruciano cassa, anche se parteciperà in parte al rilancio delle stesse diventanto il terzo socio del colosso francese grazie a uno scambio azionario del 3,5%. Ma ieri i titoli della società che fa capo alla famiglia Berlusconi sono saliti solo del 2,5%, perché in attesa di maggiori dettagli sulle sinergie che Mediaset realizzerà con Vivendi, il mercato ha messo in conto 200 milioni di uscite in più, che inizialmente non aveva considerato. Ne scrive oggi il quotidiano La Repubblica, che analizza le reazioni del mercato il giorno dopo e rivela altri dettagli operativi dell’accordo.

Se è vero che l’accordo tra Mediaset e Vivendi prevede solo uno scambio di azioni – che peraltro i due gruppi hanno già in portafoglio -, è anche vero che Mediaset dovrà ricomprare da Telefonica il suo 11% di Mediaset Premium (con un esborso di 83,6 milioni) e poi cedere la tv a pagamento che nel frattempo è stata dotata di circa 120 milioni di cassa, ai francesi.

Vivendi ha infatti valutato Mediaset Premium 756 milioni in azioni pari al 2,96% del gruppo francese, ma tolta la liquidità immessa in questa divisione, deriva un prezzo di circa 636 milioni, che equivale al 30% in meno di quanto pagato da Telefonica nel 2015 (quando il 100% del canale a pagamento fu valutato 900 milioni).

Detto questo, gli esperti restano convinti che cedere un asset che da anni perde soldi prima di dover rinegoziare i diritti per il calcio, sia comunque una buona notizia per il gruppo italiano. Mediaset ha infatti precisato che l’attività che è stata appena ceduta a Vivendi nel 2015 ha generato circa 450 milioni di ricavi, 560 milioni di costi con un risultato operativo negativo per 115 milioni.

Dunque ha stimato che senza Mediaset Premium le attività italiane del gruppo di Cologno avrebbero chiuso il 2015 con un fatturato di 3.074 milioni sostenendo 2.729 milioni di costi, generando utili pari a 66,8 milioni (contro i 47 milioni di perdita realizzati nel 2015).

L’operazione si perfezionerà a settembre e andrà a regime nel 2017 quando gli analisti stimano che Mediaset tra pubblicità, contenuti e servizi che continuerà a fornire a Premium, dovrebbe generare 50-60 milioni di ricavi in più che verranno fatturati direttamente a Vivendi.

Inoltre, senza il fardello di Premium, il Biscione potrà investire maggiormente sulle proprie reti, ma anche pagare cedole più ricche ai suoi azionisti. E questo senza contare il rilancio della pay tv che Vivendi cercherà di realizzare mettendo a fattor comune le attività italiane con quelle di Canal+, a cui possono aggiungersi alleanze nei contenuti con Telecom Italia, controllata dai francesi.