Ibrahimovic, strategia Psg: un altro anno e poi Doha

La posizione di mercato di Zlatan Ibrahimovic rimane al centro dell’attenzione. Dopo gli scenari delle scorse settimane che parlavano di Manchester United e della clamorosa offerta dalla Cina

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La posizione di mercato di Zlatan Ibrahimovic rimane al centro dell’attenzione. Dopo gli scenari delle scorse settimane che parlavano di Manchester United e della clamorosa offerta dalla Cina per 75 milioni di euro l’anno, anche da parte del PSG emerge una strategia per tenere il campione svedese.

Del resto – scrive oggi la Gazzetta dello sport – Ibrahimovic è il leader naturale del gruppo e Laurent Blanc è il primo a saperlo. Anche perché tutti sanno che il presidente Nasser Al Khelaifi ha un filo diretto con lui. E se non bastasse, il suo primo sponsor è addirittura l’emiro Al Thani.

Non a caso nello scorso maggio (quando il Milan era in pressing) il proprietario del Psg lo invitò a Doha per parlare del suo futuro e progettare un suo approdo in Qatar prima o poi. L’emiro resta di quell’idea, convinto che il suo pupillo può essere il testimonial migliore del suo paese in vista del Mondiale 2022.

Nonostante sia in scadenza di contratto, a Parigi sono determinati: contano di convincere l’attaccante a rinnovare almeno sino al 2017. Ufficialmente Ibra non ha ancora dato una risposta, ma la proposta al vaglio del suo agente è fuori dal normale. E guarda caso Mino Raiola in una recente intervista alla Gazzetta ha dato un’indicazione: «Zlatan opterà per una soluzione speciale. E giocherà altri 5 anni».

In questa prospettiva va letta la proposta del club parigino che prevede un legame a doppio filo. Visto che in Francia le tasse arrivano al 70%, il Psg non alza l’offerta per il prossimo anno e gli propone lo stipendio attuale: cioè da 12 milioni netti. Ma, poi, gli promette un ingaggio fenomenale se tra un anno decidesse di proseguire la sua avventura in Qatar: 50 milioni netti, considerando che da quelle parti il Fisco è molto più benevolo.

E la ratio del conteggio è davvero singolare: in un solo anno, infatti, il gigante di Malmoe guadagnerebbe tutti i soldi che dal 2012 in poi ha dovuto retrocedere allo Stato francese sotto forma di imposte.

Nello spogliatoio del Psg la vicenda suscita l’interesse generale. Anche perché dalla decisione di Ibrahimovic dipendono anche i destini di altri giocatori. E lui sinora non si è lasciato scappare nulla. Ma l’impressione è che non gli dispiaccia l’idea di restare a Parigi almeno un altro anno.

E dire che dalla Cina sono arrivate proposte ancora più ricche, mentre l’interesse in Premier League non è inferiore a quello mostrato dalle big del calcio italiano. Evidentemente, però, la famiglia Ibrahimovic non s’è ancora stancata di Parigi. E il corteggiamento delle ultime settimane comincia a fare effetto.