Panama Papers, la polizia svizzera perquisisce la sede Uefa

Panama Papers perquisizione polizia svizzera in sede UEFA – La sede della UEFA a Nyon è stata perquisita oggi pomeriggio dalla polizia federale svizzera che era alla ricerca di documenti…

Mediaset Spagna TeleCinco Champions, problemi per la tv del biscione

Panama Papers perquisizione polizia svizzera in sede UEFA – La sede della UEFA a Nyon è stata perquisita oggi pomeriggio dalla polizia federale svizzera che era alla ricerca di documenti riguardanti i diritti tv, a seguito delle rivelazioni contenute nei documenti del caso Panama Papers e pubblicate da media internazionali. «L’UEFA può confermare di aver ricevuto una visita da parte della polizia federale svizzera – ha spiegato la Federcalcio europea in un comunicato – che ci ha chiesto i contratti relativi all’attribuzione dei diritti tv in Ecuador alla società Cross Trading, citata nello scandalo Panama Papers. Naturalmente – ha aggiunto – stiamo fornendo alla Polizia Federale tutti i documenti in nostro possesso e garantiamo una piena collaborazione».

La perquisizione a Nyon arriva il giorno dopo che i media hanno diffuso il coinvolgimento del presidente della Fifa, Gianni Infantino, nell’elenco dei nominativi del dossier Panama Papers. Secondo quanto riportato dal Guardian, dalle carte emergerebbe che Infantino, quando era a capo dei servizio legali della Uefa, avrebbe avuto un ruolo in accordi sui diritti tv, con trasferimenti di denaro su società offshore. L’attuale numero uno del calcio mondiale, eletto presidente della Fifa solo poche settimane fa, ieri ha respinto ogni accusa: «Sono costernato e non accetto che la mia integrità venga messa in dubbio da alcuni media, tanto più che la UEFA ha già rivelato in dettaglio tutti i fatti riguardanti questi contratti», ha detto.

Secondo quanto riportato dal Guardian nelle scorse ore, si tratterebbe di contratti siglati dal 2003 al 2009. I diritti per la Champions League, dell’allora Coppa Uefa e della Supercoppa 2003-2006 e 2006-2009, sempre secondo il Guardian, sarebbero stati acquistati da una società argentina Cross Trading (per 111.000 dollari) per poi essere contestualmente rivenduti all’emittente ecuadoregna Teleamazonas per circa tre volte l’importo pagato (311.000 dollari).