Multe Serie A, le squadre non sono più tartassate. O non sono più colpevoli, se è vero che in questa stagione c’è un netto calo delle sanzioni: -75% rispetto al 2013. Ad oggi, infatti, alle società di Serie A sono stati comminati 226mila euro di multe, una cifra decisamente inferiore rispetto alle ultime annate.
Nel 2013/14, ad esempio, dopo 15 giornate il totale si aggirava sui 900mila euro, 914mila per la precisione (1,9 milioni al termine del campionato). Un anno fa, invece, sempre dopo 15 turni, il risultato complessivo era di 511mila euro (1,1 milioni finali). In percentuale oggi la diminuzione è stata come detto del 75% rispetto al 2013, -55,7% invece se il confronto viene fatto con l’anno scorso. Un calo netto ed evidente, dovuto forse ad una manica più larga del giudice sportivo, ma anche ad una diminuzione di eventi ritenuti sanzionabili.
Multe Serie A
La pena più esosa riguarda i cori di discriminazione territoriale, che sono costati finora 100mila euro in multa (di cui però 30mila decurtati dopo i ricorsi) a quattro società. Per un confronto diretto, nel 2013/14 si parlava di 250mila euro mentre nel 2014/15 di 185mila. In diminuzione pure il vandalismo, considerando l’uso di laser, fumogeni e il lancio di oggetti: oggi il totale è di 48mila euro, in netto calo rispetto ai 175mila di un anno fa e i 450mila del 2013. Particolarmente costosi anche gli atti verso gli arbitri (insulti, lancio di oggetti e pure sputi), con 6 squadre punite per un totale di 47mila euro. Alcune curiosità, poi: l’inizio di gara ritardato è costato finora 15mila euro a quattro club, mentre la sola Roma è stata punita per 30mila euro per l’uso di ricetrasmittenti.
La classifica per multe ricevute vede in testa l’Inter a quota 43mila euro, seguita da Verona (40mila), Napoli (37mila) e la stessa Roma (32mila). Sette sono invece le società che non hanno ancora ricevuto nemmeno una sanzione: Atalanta, Chievo, Empoli, Fiorentina, Sampdoria e Sassuolo.