In Serie A pareggio di bilancio obbligatorio entro il 2018. Niente più bilanci in profondo rosso nella massima serie: il Consiglio Federale della Figc ha infatti introdotto il “Manuale applicativo del pareggio di bilancio”, che consiste in una serie di norme per il riequilibrio costi/ricavi rilevanti ai fini dell’iscrizione al campionato di Serie A 2018/2019. In sostanza, quindi, entro tre anni tutte le società che si vorranno iscrivere alla massima serie dovranno avere i conti in perfetto equilibrio.
Carlo Tavecchio lo aveva annunciato, nei giorni in cui era scoppiato il caos Parma: “Niente più casi di questo genere”. Dalle parole ai fatti: “Quest’anno abbiamo dettato le norme a valere nel futuro, il prossimo anno sarà quello della resa dei conti, bisognerà presentare bilanci che hanno sostenibilità e conti economici che siano attivi – le parole del numero 1 della Federcalcio lo scorso agosto -. In quattro anni avremo una spending review corretta e un pareggio di bilancio. Così come stanno le cose, il calcio italiano non può più resistere”.
L’ultima mossa segue quella già introdotta alcuni mesi fa, con la creazione di un indicatore di liquidità (rapporto tra attività correnti e passività correnti) che ha lo scopo di misurare la capacità delle società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro un anno. A questo indicatore poi è stato affiancato anche quello di indebitamento e del costo del lavoro, che dovranno essere già rispettati dal 2017/18 per potere ottenere la licenza e partecipare al campionato. L’ultimo passo, però, pare essere quello più importante, con l’obbligo dal 2018/19 al pareggio di bilancio. Soluzione drastica, soprattutto considerando le pesanti perdite delle società italiane. Ma Tavecchio va avanti dritto per la sua strada.