Nuovo stadio Rigamonti Brescia, Triboldi: "Il caso Infront non cambia lo scenario"

Il caso Infront non peserà sul progetto di costruzione del nuovo stadio Rigamonti a Brescia. Lo ha detto il presidente delle rondinelle, Alessandro Triboldi a Calcioefinanza: “Seguiamo con attenzione la vicenda…

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Il caso Infront non peserà sul progetto di costruzione del nuovo stadio Rigamonti a Brescia. Lo ha detto il presidente delle rondinelle, Alessandro Triboldi a Calcioefinanza: “Seguiamo con attenzione la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Infront, ma non c’è nessun cambiamento di scenario nè tanto meno ripensamenti”.

Nelle scorse settimane la Gazzetta dello sport aveva avanzato l’ipotesi che anche Brescia e Sampdoria potessero avere problemi in seguito al caso Infront. Subito la società biancazzurra aveva replicato precisando che “l’unico rapporto intrattenuto e in essere con Infront Italy e’ costituito esclusivamente da contratto promopubblicitario, che ha iniziato a spiegare effetti solo dal 01.07.2015″. Inoltre: “in relazione a tale contratto alcun importo e’ stato corrisposto da Infront Italy anteriormente all’01.07.15 e, conseguentemente, alcuna anticipazione sui corrispettivi di tale contratto era intervenuta al momento della ricapitalizzazione della società”.

Come noto, tuttavia, i rapporti Infront-Brescia erano legati anche allo sviluppo futuro del progetto di rifacimento dello stadio Mario Rigamonti di Mompiano. Per questo Triboldi rispondendo a Calcioefinanza.it entra nella questione: “Presenteremo osservazione al PGT affinchè vi siano i presupposti per realizzare spazi per attività connesse agli eventi all’interno dello stadio”.

Le ultime esternazioni erano di fine agosto, quando il sindaco Emilio Del Bono aveva annonciato il bando pubblico che sarebbe stato vincolato non solo ai parametri classici, a partire dalla migliore offerta economica, ma occorre avere anche una progettualità di business di lungo periodo.

Non a caso, infatti, Triboldi parla preliminarmente delle “attività connesse”: l’idea è quella di uno stadio inserito in un contesto che non sia limitato al giorno-partita. L’altro particolare non di poco conto è che successivamente si opererà in modo che – come successo al Friuli di Udine – i lavori vengano fatti un po’ alla volta senza dover causare lo spostamento della sede delle partite del Brescia.

Non rimane che attendere: tra la fine del 2015 e l’inizio del prossimo il Comune emanerà il bando per la realizzazione del nuovo Rigamonti.

A fine estate lo stesso sindaco Emilio Del Bono aveva giudicato “fisiologica la partecipazione di Infront” pur non escludendo che ci potessero altre realtà interessate ad un’area che alla fine sarà una sorta di cittadella dello sport. Servita dalla metropolitana e con ampi parcheggi.