Conciliare gli studi universitari con l’attività agonistica a livello professionistico non è un’impresa semplice. Specie di questi tempi dove i giocatori, oltre ad allenamenti e partite (sempre più frequenti considerando turni infrasettimanali, coppe europee e partite delle nazionali) sono spesso impegnati a presenziare come testimonial gli eventi organizzati dalle rispettive società e dai loro sponsor. Basti pensare che secondo una rilevazione del portale Transfermarkt di qualche anno fa tra i calciatori della Serie A i laureati rappresentavano solo lo 0,8%.
Eppure di calciatori in attività che possono fregiarsi del titolo di dottore ce ne sono sempre di più. E non solo per avere un pezzo di carta da mettere in bacheca accanto ai trofei vinti in carriera, visto che in molti hanno puntato su corsi di economia e finanza per prepararsi ad una carriera da manager in ambito sportivo una volta che avranno appeso gli scarpini al chiodo.
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Tra questi uno dei più famosi è sicuramente Giorgio Chiellini. Il difensore della Juve, infatti, è da sempre molto interessato al mondo della finanza e nel luglio del 2010 si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Torino con una tesi dal titolo “Il bilancio di una società sportiva, il caso di Juventus Football Club” raggiungendo l’ottima votazione di 109/110.
Una passione, quella per l’economia e la finanza, che il difensore bianconero condivide con altri protagonisti della Serie A. Il laterale giapponese dell’Inter, Yuto Nagatomo, ad esempio, è laureato in economia politica presso l’Accademia Meiji, considerata una delle più importanti sedi universitarie di Tokyo. Ma anche il centrocampista olandese del Milan, Nigel De Jong è riuscito a conciliare la sua professione di calciatore con gli studi e si è laureato, anni fa, in economia. «Quando sei calciatore non puoi avere un futuro certo e devi avere un pezzo di carta in mano per non rischiare di finire male dopo il ritiro” ha spiegato il mastino del centrocampo rossonero.
Sulla stessa lunghezza d’onda di De Jong sembra essere anche Lorenzo De Silvestri. Il laterale della Sampdoria è infatti attualmente iscritto al corso di laurea in Economia e Management dello Sport alla Sapienza di Roma. «Mi servirà in futuro», ha recentemente spiegato De Silvestri, «ho scelto questo ramo che al termine della mia carriera da calciatore mi potrebbe consentire di restare nel mondo del calcio, magari come dirigente. Adesso sono concentrato sul mio lavoro quando poi arriverà il momento vedremo cosa fare».
Il difensore dell’Atalanta Guglielmo Stendardo ha conseguito invece la laurea in Legge con una tesi dal titolo: «La responsabilità dello sportivo e il doping», ottenendo anche l’abilitazione alla professione di avvocato, superando l’esame di Stato, mentre il portiere serbo del Carpi, Zeljko Brkic, è invece fresco di laurea in Storia dopo aver discusso una meritevole tesi di storia antica su Micene e Creta.
A livello internazionale si segnalano anche lo spagnolo Juan Mata, trequartista del Manchester United, che coltiva da sempre la passione per la lettura e, dopo aver studiato Giornalismo all’Università Politecnica di Madrid, ha conseguito anche due master per corrispondenza rispettivamente in Marketing e in Educazione fisica e il portiere belga del Liverpool, Simon Mignolet. Il giocatore, prima di trasferirsi nel Regno Unito, si è laureato in Scienze Politiche presso l’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, e parla fluentemente 4 lingue: inglese, francese, tedesco e olandese.