L’effetto Champions league su Mediaset ha portato l’azienda a risultati superiori alle attese, oltre gli obiettivi prefissati. Questa la presa di posizione dell’azienda che ha risposto oggi ad un articolo comparso ieri su Tuttosport (e ripreso anche da C&F).
L’azienda ha affidato ad una lettera in risposta al quotidiano torinese la sua analisi ed una chiara presa d posizione sull’articolo «Mediaset guadagna, Sky… non perde».
Innanzitutto il metodo: “Si tratta – scrive il Biscione – di un’analisi sulla salute delle pay tv che si concentra solo sugli ascolti televisivi, attendibili o meno che siano. E’ evidente invece che in questo settore ciò che conta è solo il numero di abbonati, non certo l’audience. Altrimenti la lunga sequenza di “zerovirgola” di molti canali pay sarebbe da libri in tribunale subito”.
E parlando di nuovi abbonati, Mediaset Premium tra luglio e settembre ne ha conquistati 112.000 per un totale di 1.815.000, risultato decisamente superiore agli obiettivi fissati dall’azienda. E i primi 15 giorni di ottobre confermano un ritmo di crescita analogo. Dati, questi, che dicono del’effetto Champions league su Mediaset e che vengono confermati dall’azienda.
Non risponde quindi alla realtà che «Mediaset probabilmente credeva di crescere di più». Al contrario: “siamo più che soddisfatti – scrive a chiare lettere l’azienda -. E visto che l’esclusiva assoluta della Champions League durerà per altri 3 anni, un solo trimestre rappresenta la primissima tappa di un lungo viaggio. Che se continua potrebbe portarci più lontano del previsto”.
“Infatti – conclude il comunicato – «Mediaset guadagna», come è scritto nel titolo e come risulta dallo studio di Nielsen Group con chiaro riferimento ai dati di audience. Che a quanto pare per Mediaset non contano”.