Bilancio Inter 2015, il consolidato evidenzia una perdita di 140,5 mln

Il bilancio Inter 2015, approvato lunedì 19 ottobre dall’assemblea degli azionisti della società nerazzurra, e che ha evidenziato una perdita netta di 74 milioni di euro, rappresenta un fotografia parziale dei…

bilancio inter 2015

Il bilancio Inter 2015, approvato lunedì 19 ottobre dall’assemblea degli azionisti della società nerazzurra, e che ha evidenziato una perdita netta di 74 milioni di euro, rappresenta un fotografia parziale dei conti del club presieduto da Erick Thohir. Si tratta infatti del bilancio civilistico di FC Internazionale Milano SpA, ovvero della società cui fa capo, tra le altre cose, l’attività sportiva, ma che non ha nel proprio perimetro importanti attività, come il marchio e i contratti di sponsorizzazione, che generano flussi di cassa positivi, e passività, il debito da 230 milioni nei confronti di Unicredit e Goldman Sachs, che genera invece uscite di cassa sottoforma di rimborsi del finanziamento e interessi sul finanziamento. Queste attività e passività sono infatti state conferite alla controllata Internazionale Media & Communications, i cui conti non sono registrati nel bilancio della capogruppo.

Fare dunque delle considerazioni sullo stato di salute delle finanze dell’Inter utilizzando esclusivamente il bilancio al 30 giugno 2015 di FC Internazionale Milano SpA rischia di essere fuorviante. Questo non significa che nel documento non ci siano informazioni interessanti. Alcune le abbiamo riportate con dovizia di particolari su Calcio&Finanza: dal fatto che Thohir ha finanziato il club per 108 milioni di euro alla possibilità che la società sia chiamata a sborsare in futuro 52 milioni per riscattare i giocatori arrivati in prestito nell’ultimo calciomercato. Ma per fare un’analisi accurata delle finanze nerazzurre è necessario prendere in considerazione il bilancio consolidato, ovvero il bilancio del gruppo di società che fanno capo a FC Internazionale Milano SpA.

Bilancio Inter 2015 - L'organigramma del gruppo
Bilancio Inter 2015 – L’organigramma del gruppo
Bilancio Inter 2015 – Cosa dice la società di revisione

Come si evince dalla relazione della società di revisione Deloitte al bilancio di FC Internazionale Milano SpA, questa società non è tenuta alla redazione del bilancio consolidato in quanto, dal mese di aprile 2015, risulta controllata da International Sport Capital SpA (società che fa indirettamente capo a Erick Thohir e ai suoi soci indonesiani). Toccherà dunque a quest’ultima società, scrive il revisore, predisporre il bilancio consolidato. E’ pur vero che, come ricorda ancora la società di revisione, la redazione del consolidato da parte di FC Internazionale Milano SpA, è richiesta dalle Norme Organizzative Interne della Figc (Noif) e dal Manuale delle licenze Uefa. Ma come, si evince dalla relazione di Deloitte, tale documento è stato predisposto «in relazione ai suddetti obblighi regolamentari». In altre parole, a differenza dei piccoli azionisti, Figc e Uefa sono perfettamente a conoscenza dei conti dell’intero gruppo.

Bilancio Inter 2015 – Qualche considerazione in attesa del consolidato

Il tema tuttavia rimane. E ai lettori che ci chiedono un parere sul bilancio non possiamo fare altro che rimandare l’analisi definitiva a quando avremo a disposizione uno dei due bilanci consolidati: quello del gruppo Internazionale Sports Capital SpA o quello di FC Internazionale Milano SpA.

Per il momento si possono fare solo alcune considerazioni, cercando di aiutare chi è meno avvezzo alla lettura dei bilanci ad interpretare i numeri contenuti nel bilancio civilistico.

Partiamo dai ricavi. I 146,8 milioni indicati nel bilancio Inter 2015 non rappresentano tutti i ricavi del gruppo. Mancano infatti all’appello i proventi derivanti dallo sfruttamento del brand Inter, la pubblicità e le sponsorizzazioni (i contratti con Pirelli, Nike e Infront per intenderci), che fanno capo a Inter Media & Communication.

Dal consolidamento di Inter Media & Communication dovrebbero risultare, tra le altre cose, anche maggiori costi legati agli oneri finanziari sul finanziamento concesso da Unicredit e Goldman Sachs. Dovrebbe trattarsi di una voce negativa di 12 milioni (visto che il contratto prevedeva per il primo anno rate mensili da 1 milione), che dovrebbe aver contribuito a portare il debito verso le banche da 230 a poco attorno ai 218 milioni a fine giugno. Debito di cui non c’è traccia nel bilancio civilistico di FC Internazionale Milano SpA, considerato che formalmente quel debito fa parte ad un’altra società.

Un altro importante effetto del mancato consolidamento delle società controllate riguarda Inter Brand, società cui fa capo il 44,39% di Inter Media & Communication, e che ormai è una scatola vuota, che vanta però crediti e debiti infragruppo. Proprio un debito nei confronti della capogruppo (che non figurerebbe nel bilancio consolidato, che annulla le partite intercompany) ha permesso alla dirigenza dell’Inter di iscrivere nel bilancio civilistico di FC Internazionale Milano SpA un dividendo “in natura” (dunque non monetario, nel senso che non sono entrati soldi in cassa) staccato dalla stessa Inter Brand per 78,76 milioni di euro. Una posta contabile, legata al riassetto di gruppo dello scorso anno, che ha avuto un impatto positivo di pari entità sull’ultima riga di bilancio.

Che cosa significa? Che in realtà l’Inter ha chiuso il 2015 con una perdita vicina ai 150 milioni? Non possiamo dirlo con certezza. Meglio aspettare la pubblicazione dei bilanci consolidati. Allora si potranno capire meglio molte cose.

Bilancio Inter 2015 – Il consolidato chiude in rosso per 140,5 milioni

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport martedì 20 ottobre il bilancio consolidato del gruppo Inter avrebbe chiuso con una perdita di 140,5 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto alla perdita di 102,4 dell’anno prima. Il dato, dunque, è in linea con le considerazioni che abbiamo fatto nella nostra analisi, ma prima di considerarlo ufficiale aspettiamo che vengano depositati i documenti ufficiali da parte del club in modo da poterli analizzare nel dettaglio.

Bilancio Inter 2015, tra le righe del documento emerge la perdita consolidata di 140,5 milioni
Bilancio Inter 2015, tra le righe del documento emerge la perdita consolidata di 140,5 milioni

Bilancio Inter 2015 – Gli oneri non ricorrenti

Ecco il dettaglio degli oneri non ricorrenti iscritti nel bilancio civilistico di FC Internazionale SpA. Tra questi figurano le svalutazioni dei diritti di alcuni calciatori ceduti nella sessione estiva del calciomercato 2015/16, in modo da anticipare sul bilancio al 30 giugno 2015 l’impatto delle minusvalenze, oneri futuri relativi al personale tesserato (l’ex tecnico Mazzarri, tra gli altri) e non tesserato. Un accantonamento di 10,5 milioni in caso di mancato incasso del credito per la cessione di Alvarez, nonché la multa comminata dall’Uefa per lo sforamento per parametri del Fair Play Finanziario.

Bilancio Inter 2015 - Gli oneri non ricorrenti
Bilancio Inter 2015 – Gli oneri non ricorrenti