Potrebbe esserci anche una partita di Europa League in chiaro sul canale 8 tra le strategie Sky per centrare l’obiettivo dei 300 milioni di raccolta pubblicitaria in Italia in seguito all’acquisizione della Nuova società televisiva italiana (Mtv Italia srl). Una scelta originale proprio nei giorni in cui diventerà ufficiale l’addio alle reti Mediaset che usciranno volontariamente dai canali satellitari della piattaforma.
La societa’ titolare dei diritti di trasmissione sul tasto 8 del telecomando non cambiera’ il nome del canale, né acquisirà il brand (è di Viacom), ma si occupera’ dell’offerta editoriale e della raccolta pubblicitaria con Sky Pubblicita’ (circa 70 milioni di euro nel 2015), in precedenza seguita da Viacom Advertising. In questo modo l’offerta dovrebbe toccare quest’anno quota 300 milioni.
Calcio e news dovrebbero ricoprire un ruolo centrale nel palinsesto, e si fa largo l’ipotesi di una partita di Europa League in chiaro il giovedi, proprio mentre – sul fronte opposto – rimane aperta la polemica di chi non ha digerito gli annunci sulla decisione di mandare solo in pay tv (ovvero su Mediaset Premium) le partite della squadra più seguita d’Italia, la Juventus.
Nel frattempo Mediaset ha annunciato con uno spot televisivo che dal 7 settembre, «in assenza di accordi con Sky», cripterà i suoi tre canali generalisti gratuiti (Canale 5, Italia1 e Rete4). I canali di Mediaset resteranno visibili, oltre che sul digitale terrestre, a chi ha un decoder satellitare TivùSat.
Da tempo Mediaset aveva lanciato l’idea di farsi pagare da tutte le piattaforme la ritrasmissione dei propri canali. La situazione è accelerata sia per lo scontro apertosi sui diritti del calcio europeo tra Sky e Mediaset Premium sia a seguito della delibera dell’Agcom, la 128 del 2015, che ha stabilito come la Rai possa farsi pagare da Sky per la trasmissione dei propri canali.
Anche se, nel caso della Rai si tratta di un’interpretazione, da parte dell’Agcom, del contratto triennale tra il servizio pubblico e lo Stato. Mediaset e Sky sono due operatori privati senza alcun “contratto di servizio”, tanto che la stessa Agcom ha precisato che la delibera vale solo per la Rai.
Nel frattempo Mediaset ha contenziosi aperti a tutto campo: ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube, con sentenza attesa per settembre, e 100 milioni a Yahoo, ha diffidato Facebook per far rimuovere i programmi postati senza permesso e ha un “tavolo” aperto con Vodafone e con Telecom.
In Germania, nel 2014, la tv gratuita terrestre ha incassato 93 milioni di euro per la ritrasmissione via cavo e satellite mentre le tv commerciali britanniche hanno chiesto 200 milioni di sterline alle diverse piattaforme. Criptando il segnale, da un lato Mediaset indebolisce Sky, dall’altro indebolisce i propri ascolti: secondo fonti di Sky, la piattaforma satellitare vale circa il 10% dell’ascolto dei canali Mediaset nei primi sei mesi dell’anno.
Va tenuto presente che, con lo stesso telecomando di Sky, è possibile passare sul digitale terrestre, senza contare che gli abbonati Sky con la digital key possono vedere comunque tutti i canali trasmessi con l’antenna terrestre.
La prima domenica di campionato, infine, ha visto il 62% dello share andare a Sky e il 38% a Mediaset Premium, che aveva il 42% alla prima giornata dello scorso anno (sempre con tre partite in meno rispetto a Sky). Il pubblico complessivo è calato, anno su anno, di circa 600mila individui.