Quanto è costato Zaza alla Juventus? La voce della possibile cessione in prestito dell’attaccante bianconero (ci sarebbe il West Ham in pole) ha acceso il dibattito tra i tifosi juventini e – al solito – tra chi critica Marotta e chi si fida ciecamente delle operazioni del direttore generale.
In particolare al momento i risvolti tecnici (la Juventus sembrerebbe orientata a confermare una prima punta, Llorente, al posto di Zaza) sembrano in secondo piano rispetto alla curiosità di fare luce su quei 18 milioni di euro che corrispondono alla valutazione data di Simone Zaza quest’estate.
Secondo quanto risulta a C&F dopo l’analisi delle varie operazioni una cessione in prestito a 2 milioni con riscatto a 15-16 milioni chiuderebbe in positivo l’operazione per la Juventus che con Zaza ha già realizzato una plusvalenza da 5,4 milioni un anno fa.
Ovviamente il giudizio è sospeso fino a quando (tra un anno?) l’operazione si dovrebbe completare. Ma l’impostazione è chiara.
Il caso è intricato, ma limpido, seguiamolo passo-passo.
L’operazione Zaza si è svolta in tre momenti principali:
– il 9 luglio 2013 la Juventus ha comunicato l’acquisto di Zaza dalla Sampdoria per 3,5 milioni di euro e la contestuale cessione della metà del cartellino per 2,5 milioni di euro al Sassuolo.
– il 20 giugno 2014 la Juventus ha comunicato la cessione a titolo definitivo di Zaza al Sassuolo valutando 7,5 milioni di euro la seconda metà: “Tale operazione – si legge nel comunicato ufficiale – genera un effetto economico positivo (una plusvalenza n.d.r.) di circa euro 5,4 milioni“.
– il 7 luglio 2015 la Juventus ha comunicato l’acquisto a titolo definitivo di Zaza dal Sassuolo per 18 milioni
Aggiungiamo per chiarezza che tutte queste operazioni sono state fatte con pagamenti dilazionati in tre anni.
Per sbrogliare la matassa ci sono tre valori a cui fare riferimento.
Il primo naturalmente è quello di 18 milioni di euro, ovvero il valore attuale del cartellino per il bilancio della Juventus. Su questa base la Juventus dovrà fare ogni valutazione per il futuro al netto degli ammortamenti annuali (che avranno un piano quinquennale così come quinquennale è il contratto del giocatore).
Il secondo è invece il valore che la Juventus avrà sostenuto nel 2017 quando avrà pagato anche l’ultima rata delle tre da 6 milioni di euro che deve al Sassuolo per l’acquisto di quest’anno. Un costo che ammonta a 11,5 milioni di euro, ovvero i 18 al Sassuolo più i 3,5 alla Sampdoria (finiti di pagare in quest’estate 2015) meno i 10 (2,5 più 7,5) ricevuti dal Sassuolo per le due metà di Zaza cedute nel 2013 e nel 2014.
Il terzo valore è invece quanto ad oggi effettivamente la Juventus ha sborsato per Zaza ovvero il flusso di cassa.
Quel che è certo ad oggi è che la Juventus ha dato 3,5 milioni di euro alla Samp (dal 2013 al 2015 in tre rate, operazione del luglio 2013) e ne ha presi 2,5 dal Sassuolo per la prima metà (differenza un milione in uscita).
Inoltre ha incassato le prime 2 rate dal Sassuolo per la seconda metà – vedi operazione del giugno 2014 (la terza sarà pagabile l’anno prossimo) ovvero 5 milioni totali ed ha pagato allo stesso Sassuolo i 6 milioni della prima rata (differenza un milione in uscita).
Al momento quindi dal punto di vista della cassa la Juventus ha speso 2 milioni di euro dal 2013 ad oggi per Zaza (saldo tra rate pagate e incassate dalle varie operazioni).
Non va trascurato ovviamente il fatto che la Juventus ha ancora 12 milioni da pagare al Sassuolo per il cartellino rilevato quest’anno e 2,5 milioni da incassare nel 2016 per terza rata della metà che venne venduta in tre rate nel 2014. Ma con i tempi del calcio il debito conseguente di 9,5 milioni di euro (che visti in altro modo, altro non sono che la differenza tra gli 11,5 e i 2 sborsati) potrebbe tranquillamente essere ripianato l’anno prossimo con una entrata dalla cessione del giocatore.
Significa, a conti fatti, che se realmente Marotta riuscirà a cedere il giocatore in prestito oneroso per 2 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 15-16 milioni (18 milioni meno un anno di ammortamento) l’operazione Zaza si concluderà in positivo. In pratica Marotta punta a riavere subito i 2 milioni sborsati fin qui e a vendere un giocatore secondo il valore di bilancio al 2016 in una operazione intricata ma che comunque nel 2014 ha già generato una plusvalenza da 5,4 milioni di euro con l’ipotesi nel 2016 di fare un’altra mini-plusvalenza cedendo lo stesso giocatore.
Ovviamente per saperlo bisognerà aspettare tra un anno. E non è detto che Zaza non si rivaluti ulteriormente (con una stagione e un Europeo da giocare tutto può essere). Ora bisognerà solo capire quale sarà la destinazione della punta.