Scandalo Catania, la questione calcioscommesse pesa come un macigno non solo per il club etneo ma per l’intero movimento calcistico nazionale.
Gli errori commessi in questa stagione da Pulvirenti sono tanti e pesanti e questo, il numero uno rossoazzurro lo sa fin troppo bene.
“Ho sbagliato e sono pronto a pagare le conseguenze. Ma va subito chiarita una cosa: i miei errori sono scaturiti dal fatto che sono stato pesantemente minacciato di morte. Ho ricevuto lettere minatorie e proiettili. Ho denunciato tutto alla magistratura. Ho fatto i nomi“: parla cosi’ Nino Pulvirenti ex presidente del Catania calcio finito nell’inchiesta sulla compravendita di partite di calcio in serie B.
Oggi a Torre del Grifo Village quartier generale del Catania calcio, blindato e presidiato dalle forze dell’ordine per paura di una reazione scomposta da parte della tifoseria, Pulvirenti ha annunciato che la società sportiva e’ ufficialmente in vendita. “Oggi purtroppo scriviamo una pagine nera dopo undici anni di gestione del calcio Catania – ha spiegato l’ex presidente – il Catania ha oggi e’ in vendita, dopodomani incontrerò una delegazione di imprenditori, in tutti sono una quindicina, guidati dall’assessore comunale Girlando. Speriamo di raggiungere un accedo con questa cordata o con una eventuale che dovesse presentarsi, ma se il Catania non dovesse trovare acquirente, allora andremo avanti in dirigenza nuova, allenatori nuovi e giocatori nuovi. Riprenderemo la strada che e’ stata interrotta per una mia debolezza“.
Una debolezza, così l’ha chiamata Pulvirenti che ha, anche se con modi poco leciti, cercato di salvare la sua squadra del cuore dalla seconda retrocessione consecutiva.
“Cosa non rifarei? Non metterei assolutamente la passione che ho messo. Sono stati debole e adesso pago. Se potessi tornare indietro sarei certamente più freddo. Forse un po’ piu’ cinico. Ripeto ho fatto tutto per onorare la maglia del Catania“, ha aggiunto Pulvirenti con gli occhi visibilmente lucidi.
Pulvirenti è consapevole di aver sbagliato e proprio per questo, in conferenza stampa, ha deciso di chiedere scusa assumendosi tutte le responsabilità: “Penso che per dovere chiedere scusa a qualcuno sia necessario aspettare il processo, anche se la mia responsabilità e’ totale. Rapporto con Pablo Cosentino, l’amministratore delegato finito anche lui ai domiciliari? E’ stato fallimentare. Devo ammetterlo. Il lavoro svolto da Pablo e’ stato deficiente anche se lo ritengo un buon dirigente. Certamente con lui non ci sara’ piu’ futuro insieme“.
Pulvirenti prima di congedarsi dalla conferenza stampa ha presentato il progetto del nuovo stadio: “Questo è patrimonio del Catania, la nuova cordata potrà tenerlo in considerazione oppure cestinarlo. Io lo presento perche’ per un anno un pool di architetti ci ha lavorato“.