Inter-Sunderland, è scontro per Alvarez: i nerazzurri chiedono i 10,5 milioni alla Fifa

Alla fine l’accordo dovrà trovarlo la Fifa. Inter e Sunderland non sono riuscite a dirimere la disputa su chi debba riscattare Ricky Alvarez. Ad oggi nessuno lo vuole. Gli accordi…

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Alla fine l’accordo dovrà trovarlo la Fifa. Inter e Sunderland non sono riuscite a dirimere la disputa su chi debba riscattare Ricky Alvarez. Ad oggi nessuno lo vuole. Gli accordi al momento del prestito del giocatore dall‘Inter ai Black Cats, un anno fa, prevedevano l’obbligo di riscatto a 10,5 milioni di euro da parte del Sunderland nel caso in cui il club si fosse salvato. La squadra iglese però non ha effettuato alcun versamento, perché ritiene che gli accordi debbano essere rivisti: il giocatore non è stato affatto determinante nella salvezza del club, ha giocato poco (anche a causa di diversi infortuni) e soprattutto, riporta il Sunderland Echo, secondo la squadra di Premier sarebbe stata l’Inter a “rompere il contratto con annessa clausiola per il riscato di Alvarez quando ha ritardato il suo consenso all’operazione al ginocchio per l’argentino, il cui infortunio lo ha praticamente messo fuori causa per quasi metà stagione”.

Così il Sunderland ritiene che la responsabilità dello scarso utilizzo di “Ricky Maravilla” sia anche dei nerazzurri. Dall’altra parte l’Inter non ha intenzione di indietreggiare di un passo. Anzi: il direttore generale Marco Fassone ha detto a Tuttosport che “l’Inter ha depositato alla FIFA un ricorso perché il Sunderland non ha accettato il TSM (Transfer Matching System) fatto dall’Inter. Essendo stati presi degli accordi ben precisi, che prevedevano il riscatto obbligatorio del giocatore in caso di salvezza degli inglesi, abbiamo chiesto alla FIFA un indennizzo. Considerato il loro comportamento, abbiamo fatto pure una richiesta danni per cautelarci con l’UEFA. Considerato, infatti, che nelle discussioni sul Fair Play Finanziario abbiamo indicato, tra gli introiti, quello di Alvarez e che l’UEFA lo ha certificato, dobbiamo tutelarci nel caso in cui a Nyon avessero degli appunti da fare all’Inter”.

Anche perché, come ha spiegato ieri Fassone, il club ha bisogno di vendere. Per tenere in equilibrio i conti il club dovrebbe tentare di non aumentare il monte ingaggi e di realizzare plusvalenze per 32,1 milioni di euro. Rivendere Alvarez quasi alla stessa cifra pagata per il suo acquisto a distanza di 4 anni sarebbe per i nerazzurri un primo passo in questa direzione. Sempre che la Fifa le dia ragione.