“È stato conferito all’unanimità mandato al presidente di incontrare i concorrenti e ottenere una risposta definitiva ed esauriente ai punti che a tutt’oggi risultano ancora non definiti”. La frase centrale del comunicato con cui Fondazione Fiera rinviava di nuovo la decisione sull’assegnazione dei terreni al Portello nasconde l’ennesimo rilancio da parte delle due contendenti. Con i rossoneri che ad oggi – scrive il Corriere della Sera – sono passati in vantaggio grazie ad una doppia offerta: da una parte la garanzia di occuparsi interamente dei costi di bonifica del terreno, dall’altro un maggior canone offerto alla Fondazione per l’affitto del terreno per 50 anni. Dai 3,5 milioni offerti fino a ieri mattina, i rossoneri sono passati – prima del Comitato esecutivo che doveva essere decisivo – a 3,95 milioni di euro, 250mila euro in più dell’offerta di Vitali, anche lei protagonista di un rilancio per il suo progetto Milano Alta. Una differenza sul lungo periodo – mezzo secolo di contratto – di 12,5 milioni di euro sul costruttore bergamasco. E di ben 22,5 milioni di euro sulla precedente offerta del Milan. Tutti soldi che la Fondazione gradirebbe avere nelle proprie casse, in vista anche della ricapitalizzazione da 70 milioni di euro che presto la controllata Fiera Spa dovrà operare.
Eppure ieri si è arrivato ad un altro rinvio. I rumors davano i due progetti in sostanziale “pareggio”, ma in realtà non si è votato: il rilancio del Milan ha spiazzato anche i membri del Comitato, che votano sì in autonomia, cercando di strappare le condizioni migliori per la Fiera, ma sono anche portatori di istanze politiche (molti sono nominati da Comune e Regione). Dopo una lunga discussione, intorno alle 19 è arrivato il (non) verdetto. Il presidente Benedini dovrà incontrare di nuovo i concorrenti. Possibile che lo stia già facendo da questa mattina. Ora Vitali-Stam potrebbe rilanciare nuovamente, ma non è detto che sia disposta a superare i quasi 4 milioni di affitto dei terreni proposti dal Milan, dal quale Benedini vuole ulteriori rassicurazioni da portare al proprio esecutivo.
Il presidente convocherà il Comitato questo pomeriggio. Non ci sarà nemmeno bisogno che il Consiglio generale venga richiamato per la ratifica. Intorno alle 18 il Milan e Vitali conosceranno il proprio destino. A questo punto è difficile che Lady B possa accettare come risposta un altro rinvio. Che infatti non ci sarà. L’amministratore delegato del gruppo concorrente dei rossoneri si è detto “fiducioso”. Ma da ieri lo è un po’ di più anche il Milan.