Bilancio Fininvest 2014 – Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi cui fa capo il controllo di Mediaset e Mondadori oltre che il 99,9% del Milan (scenderà al 52% dopo la cessione del 48% a Bee Taechaubol), ha chiuso il bilancio 2014 con un utile netto consolidato di 9,9 milioni, in miglioramento rispetto al rosso di 428,4 milioni del 2013, dovuto ad oneri non ricorrenti per 723,8 milioni riferibili agli effetti contabili della sentenza per il “Lodo Mondadori” e a svalutazioni di asset e partecipazioni.
Nell’esercizio i ricavi consolidati riportati nel bilancio Fininvest 2014 sono stati pari a 4,687 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto ai 4,716 miliardi del 2013, ma a fronte di un contesto di mercato negativo. Il margine operativo lordo (Ebitda) a livello consolidato risulta pari a 1,377 miliardi, in miglioramento rispetto ai 1,24 miliardi dell’esercizio precedente (+11%). Il risultato operativo (Ebit) del bilancio Fininvest 2014 è positivo per 242,9 milioni rispetto alla perdita di 485,9 milioni del 2013. Segno che le aziende controllate hanno lavorato in modo importante sul contenimento dei costi.
Bilancio Fininvest 2014 – Il debito netto consolidato scende a 1 miliardo
La posizione finanziaria netta del Gruppo Fininvest al 31 dicembre 2014 presenta un
indebitamento di 1,056 miliardi, in calo rispetto agli 1,535 miliardi del 31
dicembre 2013, con un avanzo finanziario di 479,8 milioni di Euro, che fa seguito al
surplus registrato nel 2013 di 345,6 milioni di Euro. Un risultato, spiega il bilancio Fininvest 2014, ottenuto anche grazie alla significativa generazione di cassa ordinaria (free cash flow pari a 261 milioni di Euro).
Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2014 risulta pari a 4,799 miliardi (di cui 2,206 miliardi di competenza di terzi), in crescita rispetto ai 4,759 miliardi al 31 dicembre 2013. Gli investimenti del periodo sono pari a 1,835 miliardi (578,7 milioni di Euro nel
2013).
Bilancio Fininvest 2014 – Utile di 52,1 milioni per la capogruppo
Il risultato netto civilistico della capogruppo Fininvest S.p.A. per l’esercizio 2014
evidenzia un utile di 52,1 milioni, contro la perdita di 382,8 milioni dell’esercizio
2013. Anche in questo caso il risultato dell’esercizio 2013 risentiva in particolare per 491,3 milioni di oneri rilevati a seguito della sentenza definitiva per il “Lodo Mondadori”.
Anche a livello omogeneo, il risultato netto del 2014 mostra comunque una significativa
crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2013.
“In un contesto macroeconomico incerto a livello globale e ancora segnato, in Italia, dalla
recessione, il gruppo Fininvest ha conseguito nel 2014 risultati più che soddisfacenti”, ha commentato il presidente della holding Marina Berlusconi, “È proseguito con grande concentrazione il lavoro per raggiungere una maggiore efficienza (in particolare dei processi produttivi), tenere sotto accurato controllo i costi e attuare una severa selezione degli assets. Un impegno che ha portato a un miglioramento dei margini e della struttura finanziaria e patrimoniale: il risultato operativo del 2014 è stato di 243 milioni di euro, in decisa inversione di tendenza rispetto alle forti perdite degli ultimi due esercizi e in crescita anche senza considerare gli oneri non ricorrenti”.
“Il risultato netto è tornato a sua volta in utile per circa 10 milioni mentre l’ottimo andamento della generazione di cassa ha evidenziato un avanzo finanziario di quasi 480 milioni di Euro. Le risorse ottenute sono state utilizzate in un’ottica di sviluppo con l’avvio e/o la realizzazione di importanti operazioni strategiche (nel 2014 effettuati 1,8 miliardi di euro di investimenti)”, ha concluso Marina Berlusconi.
Bilancio Fininvest 2014 – Nessun dividendo ai Berlusconi
L’Assemblea degli azionisti di Fininvest, che ha approvato il bilancio della capogruppo ed esaminato quello consolidato relativi all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2014, ha deliberato di mettere a riserva l’utile civilistico di 52,1 milioni. Per il quinto anno consecutivo, dunque, Fininvest non distribuirà dividendo sull’esercizio a Silvio Berlusconi e ai suoi cinque figli. Anche se, va sottolineato, che dicembre la holding aveva distribuito riserve agli azionisti per 81,5 milioni.
Bilancio Fininvest – Il closing con Mr Bee potrebbe valere una maxiplusvalenza
Per quanto riguarda invece l’esercizio in corso un impatto importante sui conti potrebbe arrivare dalla cessione del 48% del Milan al consorzio organizzato da Mr Bee Taechaubol.
Tra circa 10 giorni, a Milano, è previsto il penultimo incontro tra le parti, nel corso del quale si appurerà la bontà delle traduzioni dei contratti e verranno predisposte le carte per il closing finale che dovrebbe avvenire prima della fine di luglio, con la possibilità che le firme vengano apposte intorno al 20 del prossimo mese.
Se la cessione del 48% del Milan avverrà come sembra per 480 milioni, la holding presieduta da Marina Berlusconi potrebbe iscrivere nel suo prossimo bilancio una plusvalenza di circa 297 milioni.
Il Milan è in bilancio a un valore di carico di 361 milioni. Quindi, con la cessione del 48% Fininvest da un lato fa cassa per 470 milioni, e dall’altro potrà iscrivere a bilancio una plusvalenza di 296,72 milioni che finirà nella riga dell’utile. Risorse che senz’altro faranno bello il bilancio 2015. Anche perché il regime fiscale delle plusvalenze su partecipazioni storiche prevede che sui 300 milioni di cui sopra, Fininvest sia tenuta a versare solo il 5% della tassazione ordinaria Ires (che è il 27,5%), pari dunque all’1,375%. E un meccanismo analogo si utilizza, in caso di bilancio in rosso, per calcolare il credito fiscale futuro.
Infine, con l’uscita del 48%, dal perimetro di fatto di Fininvest esce anche la stessa quota di perdite annue del Milan, che nei soli ultimi tre esercizi è stata di oltre 120 milioni. Ma che andando indietro nel tempo è costata alla holding diverse centinaia di milioni, sempre regolarmente ripianati con aumenti di capitale. A cui, se tutto andrà bene, ora dovrà pensare anche Mr Bee.