L’imprenditore italiano Francesco Becchetti, proprietario dell’emittente tv Agon Channel – il canale italiano prodotto in Albania che va in onda sul canale 33 del digitale terrestre – e del club inglese Lleyton Orient, che ha militato in League One, è accusato di “riciclaggio” e “falso in documentazione” dalla procura albanese, che ha emesso lunedì un mandato d’arresto. Le stesse accuse pendono per la madre Liliana Condomitti, il suo collaboratore italiano Mauro de Renzis, e per Erjona Troplini, collaboratrice albanese già in manette. Anche una dipendente di una banca di Tirana è stata arrestata: il sospetto è che abbia favorito le “transazioni sospette” di Becchetti.
Una corte di Tirana ha così messo sotto sequestro i suoi conti correnti e tutto il pacchetto azionario di Becchetti (circa il 60%) in cinque società registrate in Albania, tra le quali anche Agon Set, proprietaria di Agon Channel. Becchetti ha attirato le attenzioni della procura albanese già lo scorso anno, in particolare per la sua attività nel settore energetico: voleva costruire una delle più grandi centrali idroelettriche del paese, mai realizzata. Il sospetto degli inquirenti è che tra il 2007 e il 2013 Becchetti abbia creato un “gigantesco sistema di riciclaggio” che gli avrebbe garantito – scrive la procura albanese – “alcuni milioni di euro”. Ci sarebbe anche un’evasione fiscale di oltre 5 milioni di euro: tutti questi soldi sarebbero finiti sui conti di Becchetti o investiti nelle sue altre società in Albania.
Becchetti è nipote di Manlio Cerroni, l’uomo che per trent’anni ha gestito la discarica di Malagrotta a Roma, oggi a processo per la gestione dell’immondizia nel Lazio. Si è trasferito in Albania negli anni 90 e ha lavorato nel settore energetico, per poi lanciarsi nella televisione lo scorso inverno. Nell’estate del 2014 il suo nome era stato accostato anche al Bologna. Becchetti alla fine aveva deciso di investire in Inghilterra: prima aveva provato senza successo ad acquistare il Reading e Birmingham. Poi, dopo una lunga trattativa – condotta con l’aiuto di Roberto De Fanti, ex dg del Sunderland in Premier League – che sembrava destinata a sfumare, aveva comprato il 90% del Lleyton Orient per circa 7 milioni di sterline dall’ex proprietario Barry Hearn. Quest’anno la squadra, guidata per una parte della stagione anche da Fabio Liverani, non è riuscita a salvarsi dalla retrocessione in League Two.
Il Lleyton Orient, fondato nel 1881 e seconda squadra più antica di Londra, con Becchetti era diventato protagonista di un reality show: una sorta di “Campioni” in salsa albanese (perché trasmesso su Agon Channel), nel corso del quale il presidente aveva esonerato tre allenatori (Russell Slade, Kevin Nugent e Mauro Milanese) per poi affidarsi a Liverani. La squadra è retrocessa all’ultima giornata.