Il Fair Play Finanziario e le sanzioni a cui vanno incontro le società, qualora non rispettino le condizioni ed i parametri imposti dalla Uefa, fanno sempre discutere parecchio.
Già un anno fa infatti, due dei club più importanti e ricchi dell’intero panorama mondiale, ovvero il Manchester City ed il Paris Saint Germain, sono stati sanzionati dalla Uefa, che ha costretto le due società a pagare una multa di circa 60 milioni di euro, e ridurre il numero di giocatori da inserire nelle liste per partecipare a Champions League ed Europa League. E’ di oggi invece la notizia secondo cui, un gruppo di tifosi del PSG, riuniti sotto l’acronimo (ASCFPF), che rappresenta l’associazione di coloro che sono arrabbiati per questo tipo di decisioni, hanno deciso di intraprendere un’azione legale contro la Uefa, per ottenere una rivisitazione delle regole sul Fair Play Finanziario. Un primo ricorso è stato presentato al Tribunale di Grande Istanza di Parigi. Come rappresentante ed avvocato dei tifosi, c’è Francois Brunet, che opera nello studio legale Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, il quale ha dichiarato che: “Il fair play finanziario non fa si che ci siano meno soldi nel calcio, ma mantiene il monopolio di quei pochi club che non hanno dovuto subire negli ultimi due anni”. Attraverso questa decisione, il gruppo di tifosi vuole denunciare alcune irregolarità nelle norme imposte dall’Uefa, che sono diverse rispetto alle regole stabilite nel diritto europeo, prima fra tutte quella inerente alla libera circolazione dei capitali e dei lavoratori. Nonostante tutto sembra difficile che questa iniziativa possa avere successo. Già nel 2013 infatti, era stata presentata una denuncia molto simile, da parte dell’avvocato belga Daniel Striani, che venne però respinta dal Tribunale di Bruxelles. Fino a questo momento i dirigenti del Paris Saint Germain non hanno fatto pervenire il loro supporto all’azione legale intrapresa dai tifosi, ma comunque sia, si auspicano un indebolimento delle misure adottate fin’ora.