Calcio argentino, il botteghino alimenta i ricavi dei club

Calcio argentino. Lunedì prossimo, in Argentina, la AFA, la Federazione albiceleste, presenterà un’interessante studio dal titolo “Il contributo del calcio all’economica Argentina“. Si tratta di una vera e…

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Calcio argentino. Lunedì prossimo, in Argentina, la AFA, la Federazione albiceleste, presenterà un’interessante studio dal titolo “Il contributo del calcio all’economica Argentina“. Si tratta di una vera e propria analisi che dovrà rivelare l’impatto del football sulla generazione della ricchezza del paese: si procederà dunque con lo scorporo delle singole voci, valutandone il “peso” e l’importanza sul flusso reddituale prodotto nell’arco di una stagione calcistica. Una sorta di radiografia dello stato del movimento calcistico nel paese sudamericano.

Tuttavia, già il bilancio presentato nel 2013, che mostrava il dato reddituale aggregato prodotto dalle diverse categorie di calcio professionistico, rivelava il trend caratteristico del football nella patria di Messi e Maradona. E cioè un volume di ricavi pari a 945 milioni e una scarsa diversificazione delle fonti: circa il 31% dei revenues infatti, ovvero 293 milioni di euro, proviene dalla vendita di biglietti e dagli apporti dei soci. Subito dietro, per importanza, il comparto televisivo, capace di generare reddito per 180 milioni (il 19% del totale) e, infine, settore commerciale e sponsor, che assorbiva un modesto 14% del totale complessivo (132 milioni).

In Europa, la Deloitte Football Money Legaue, presentava uno scenario completamente all’opposto di quello che si vive in Argentina. Infatti, solo il 22% dei ricavi dei 20 club più ricchi d’Europa proviene dal botteghino. Di contro, il principale canale di finanziamento per le società del Vecchio Continente è rappresentato dai diritti tv e dai sempre più profittevoli accordi di sponsorizzazione con brand e marchi sempre più disposti ad investire nel calcio. Ad eccezione dell’Arsenal, club che ha nella biglietteria la voce più rilevante e significativa sul fronte ricavi. Il confronto fotografa un concetto: e cioè che la strada che dovrà percorrere il calcio argentino è ancora lunga e, più in particolare, come dicevamo poc’anzi, sulla diversificazione del reddito, fin troppo ancorato al tradizionale canale della vendita di biglietti al botteghino.