Il prossimo 29 maggio, la Fifa si riunirà per votare il nuovo presidente. Oltre all’onnipresente Sepp Blatter ci saranno l’ex Pallone d’Oro Luis Figo, il principe giordano Ali bin Al Hussein e il presidente della federazione oranje Michael Van Praag. Tra essi, è Figo ad aver già cominciato a fare pretattica: intervenuto in Egitto per raggranellare voti in vista del congresso della Caf (il Governo del calcio africano), il portoghese ha messo in dubbio che tutto il continente sia dalla parte di Blatter.
“C’è grande rispetto per la Caf tra tutte le federazioni africane, ma io penso che il presidente Issa Hayatou non parlava a nome di tutti i 54 membri della Confederazione”, ha detto Figo alla agenzia Reuters. “Nell’annunciare che avrebbe sostenuto Blatter, abbiamo visto una differenza dai Congressi del passato quando una dichiarazione del genere normalmente era sempre seguita da una standing ovation”, ha aggiunto. “Questa volta abbiamo sentito un applauso appena normale, che conferma la mia idea che molti paesi africani capiscono e condividono la necessità di cambiare per il meglio di tutti, soprattutto per le federazioni nazionali“, ha detto ancora Figo.
Presidenza Fifa, Figo indietro per i bookies
Al momento però le quote dei bookmakers sembrano fotografare piuttosto bene la situazione: Luis Figo è quotato a 31,00 come prossimo presidente della Fifa, mentre la conferma di Sepp Blatter al vertice del governo del calcio mondiale è data a 1,02. Una specie di certezza matematica. Per lo svizzero si tratterebbe del quinto mandato consecutivo. Blatter è in carica come presidente della Fifa dal 1998.
L’ex giocatore di Real, Barcellona e Inter ha annunciato di volersi candidare lo scorso gennaio, spiegando che “il calcio merita di meglio. Ho visto l’immagine della Federazione deteriorarsi e parlando con molti giocatori, allenatori, presidenti di club mi sono sentito dire che bisogna fare qualcosa. Il calcio mi ha dato tanto, faccio questo passo per provare a restituire qualcosa”.