Fallimento Parma. “Reputandomi uomo delle istituzioni del calcio, mi ha fatto piacere ricevere questo incarico”. Ha esordito così Demetrio Albertini alla sua prima conferenza stampa da coadiutore dei curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto relativamente alla procedura fallimentare del Parma.
Fallimento Parma, Albertini: “bisogna fare sistema per rendere appetibile il club”
Il calciatore, che ha ricevuto l’incarico mercoledì scorso, ha sottolineato che parlerà con Carlo Tavecchio per avvicinarsi ad una soluzione che garantisca un futuro al club emiliano. “In questo momento la cosa piu’ importante per il Parma e i suoi tifosi e’ pensare soprattutto al loro futuro – ha detto il 43enne brianzolo, battuto alle ultime elezioni della Figc da Carlo Tavecchio – Sono a disposizione dei curatori per raggiungere i loro obiettivi e avró un rapporto diretto con federazione e Lega nei tempi e nei modi che gli stessi mi chiederanno i curatori. Con il presidente Tavecchio e’ un po’ che non parliamo, ma credo sia importante confrontarsi per fare sistema per rendere appetibile il Parma ed il suo titolo sportivo“.
Sul debito sportivo: il calcio è anche un valore sociale
“Il debito sportivo deve abbassarsi – ha proseguito l’ex vice-presidente della Federcalcio – Le modalita’ debbono essere sorrette dalla fattibilita’. Il calcio e’ un valore non solo economico, ma soprattutto sociale e la vicenda del Parma lo insegna. Lavorare con Donadoni per me puo’ essere un valore aggiunto e bisogna trovare la serenita’ di essere meno pessimisti in questo momento“.
Il paracadute della B è l’obiettivo di Albertini
Si punta alla B. Per Albertini, infatti “quella del paracadute per la B e’ una speranza molto concreta. L’ammontare dipende dalle stime della Serie A, faremo di tutto per rendere possibile che questo club rimanga tra i cadetti. Saró vicino ai curatori in questi due mesi per occuparmi della parte sportiva del club“.