Crisi Rangers. Aveva un mese di tempo la nuova dirigenza dei Rangers Fc per trovare un nuovo Nominated Advisor (Nomad) e mantenere la quotazione in Borsa del titolo. Tuttavia, così non è stato, e dopo la sospensione è arrivata la cancellazione dello stesso alla Borsa di Londra.
Crisi Rangers, il cambio di governance ha causato l’addio del Nomad
Il titolo infatti era stato sospeso dalle contrattazioni quando, lo scorso 6 marzo, WH Ireland, l’advisor del club, aveva rassegnato le dimissioni dall’incarico in seguito ad un vero e proprio ribaltone in ambito governance. In questa situazione, il club si è affrettato innanzitutto a sottolineare che gli azionisti possono ancora contrattare il titolo privatamente mentre al vaglio ci sarebbe già una nuova piattaforma sulla quale spostare le negoziazioni.
“La cancellazione del titolo non avrà effetti negativi”
“E’ il fallimento del vecchio Direttivo” ha chiosato poi la nuova dirigenza del club di Glasgow, aggiungendo che la cancellazione “non avrà ripercussioni negative sul titolo né sull’assetto finanziario della società scozzese“. Tuttavia, la due diligence sui conti del nuovo Nomad individuato da King ha dato esito negativo, ma in un momento in cui la priorità è il reperimento delle liquidità necessarie alla stessa sopravvivenza del club, proprio King ha sottolineato di recente che il mantenimento della quotazione all’AIM non era imperativa.
Si cerca una piattaforma alternativa: ISDX la più gettonata
Anzi, in previsione, con lo stop del “listing”, migliorerebbero anche le performance finanziarie del club, liberando una parte del management dal lavoro di mantenimento della quotazione e liberando poi il club dal pagare oneri connessi al servizio. Tuttavia si cerca comunque una piattaforma alternativa: ISDX, scelta anche dall’Arsenal per la negoziazione del suo titolo, pare essere quella più gettonata e, tra le altre cose, già conosciuta per aver assistito la liquidazione delle vecchie azioni societarie