Nonostante il momento non semplicissimo per l’azienda, RCS MediaGroup continua ad investire sullo sport. E sul calcio in particolare. Le ragioni sono chiare: le spiega l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane in un’intervista al Sole 24 Ore, con cui fa capire di cosa si parla quando si parla della potenza del calcio a livello mediatico: “La Champions League ha un’audience internazionale di 380 milioni di persone, che cresce costantemente del 15% all’anno. Lo sport online – racconta il Ceo dell’azienda – cresce del 40% in più di quanto cresca Internet in generale. Il numero di fan che seguono lo sport su Internet è di 120 milioni in Europa, di 300 milioni nei Paesi emergenti. È un mondo che cresce e che si sposta verso le nuove generazioni”.
Esattamente come Infront, Rcs MediaGroup – advisor della Serie B – è attiva in diversi settori dello sport business: “Facciamo tre mestieri. Il primo: siamo produttori di contenuti di alta qualità con la Gazzetta e Marca. Il secondo: accendiamo servizi collaterali con la vendita di biglietti, il merchandising e il betting. Il terzo: operiamo nel mondo degli eventi e con ciclismo e corsa, tolte le tv, siamo nella top 3 continentale per ricavi”.
“Mettiamo insieme le tre attività sotto un’unica organizzazione – spiega Scott Jovane – guardiamo agli sport europei dove l’audience è globale – calcio, Formula 1, motociclismo, ciclismo, corsa e tennis – e, con l’eventuale incasso di un giusto prezzo per la Libri, superiamo i confini di Italia e Spagna per allargarci ad altri tre Paesi europei, tre sudamericani e altri cinque emergenti, con un’offerta che parta dai contenuti su piattaforme digitali, innesti i servizi e attivi gli eventi sul territorio. Intanto è già partita Gazzetta tv e la redazione della “rosa” lavora già in modo integrato”.