Tommasi: "Ci sono 900 giocatori che aspettano 15 milioni di stipendi arretrati"

“Ci sono oltre 900 giocatori che aspettano arretrati da società saltate negli anni scorsi in Lega Pro, per circa 15 milioni di euro complessivi”. Damiano Tommasi fa il punto dopo…

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“Ci sono oltre 900 giocatori che aspettano arretrati da società saltate negli anni scorsi in Lega Pro, per circa 15 milioni di euro complessivi”. Damiano Tommasi fa il punto dopo il consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Calciatori, tenutosi oggi a Milano in un grande albergo vicino alla Stazione Centrale. Non si è parlato soltanto del caso Parma: le situazioni di società che devono ancora moltissimi soldi ai giocatori si sono moltiplicate negli ultimi anni. Quello dei ducali però, a un passo dal fallimento e con un indebitamento stellare, è un caso quasi unico. Per il presidente dell’Aic la cosa più incredibile è che il Parma sia stata “l’unica squadra ad aver saltato il controllo trimestrale sui pagamenti degli stipendi, e nonostante questo gli è stato permesso di fare il mercato a gennaio. Un mancato intervento che d’ora in poi non dovrà più accadere. Già ci sono stàti segnali in questo senso. A breve il Consiglio federale dovrà varare le norme per l’iscrizione ai campionati e dovranno essere più stringenti”.

I segnali di cui parla Tommasi riguardano la riforma sull’accesso ai campionati. A proposito di riforme già fatte, ce n’è una che avrebbe potuto aiutare il Parma ma che non è ancora attiva in Serie A: “Il prelievo dello 0,5% sul loro dell’ingaggio dei giocatori è già stato introdotto nel contratto collettivo con Serie B e Lega Pro. Aspettiamo di inserirlo, anche con una percentuale diversa, in accordo collettivo per evitare situazioni simili: se avessimo avuto lo 0,5% ora ci sarebbero risorse aggiuntive per dare una mano al Parma”.

Da venerdì le nubi nell’orizzonte della società sono leggermente meno nere, almeno per l’immediato: la Lega ha dato la disponibilità a dare un sostegno ai giocatori per permettere alla squadra di finire il campionato. Ma solo nel caso in cui il curatore fallimentare riterrà opportuno di proseguire con l’esercizio provvisiorio. “Le scelte dei calciatori dipenderanno anche da come si affronterà l’esercizio provvisorio – ha raccontato Tommasi -. Spero ci siano imprenditori interessati al Parma”.