Che la massima serie calcistica degli Usa, la Major League Soccer, sia diventato un campionato di livello, basta vedere i 60mila spettatori accorsi a Orlando per vedere il match d’esordio tra le due nuove franchigie del campionato. Da una parte la squadra di casa – che schierava Kakà – e dall’altra il New York City Fc dove gioca l’ex campione del mondo spagnolo David Villa. Nomi che vanno negli Usa non più per svernare, ma per far parte di un movimento sempre più importante. Lo dicono le presenze negli stadi, ma anche i 720 milioni di dollari di diritti tv per il periodo 2015-22 tra Espn, Fox Sports e Univision.

Un campionato “cavia” per le nuove tecnologie

Ma il movimento calcistico Usa non si ferma qui. Il prossimo salto in avanti è di tipo tecnologico. Don Garber, commissioner della Mls, già prima dell’inizio del campionato aveva spiegato che il campionato Usa era a disposizione delle industrie tecnologiche come “cavia”. L’idea è quella di mettere a disposizione squadre e giocatori per contribuire allo sviluppo del binomio calcio-tecnologia.

Uno dei prossimi progetti prevede di far indossare ai giocatori una speciale sotto-maglia dotata di telecamera, per far vivere agli spettatori da casa l’esperienza di una partita in modalità Pov, cioè dalla prospettiva del giocatore in campo.

Un modo per aumentare ancora audience e ricavi

La Mls diventerebbe quindi il primo campionato ad usare tale tecnologia, ma non sarebbe la prima volta in assoluto. Già lo scorso ottobre la squadra spagnola del Cordoba, durante u’amichevole, usò le telecamere abbinate ad una particolare sotto-maglia prodotta dalla start up iberica First V1sion. Il prodotto, già presentato al Ces di Las Vegas e al Mobile World Congress di Barcellona, potrebbe essere quello che fa per la Mls. Che nel frattempo avrà tempo e modo di vedere le telecamere addosso ai giocatori all’opera: la Euroleague di basket le userà per la prima volta, ma da far indossare agli arbitri, per poter migliorare la visione delle situazioni di gioco e poter far prendere loro decisioni migliori.

Di base, il potenziale per fare della Mls un campionato ricco grazie alle tv c’è tutto. Perchè c’è l’audience, il pubblico. Durante gli ultimi Mondiali Stati Uniti-Ghana è stata vista da 19 milioni di telespettatori: 11,1 su Espn, 4,8 su Univision (emittente in spagnolo), 1,7 sul digitale di Univision e 1,4 su WatchEspn (ovvero in streaming online). Più dell’audience di gara 5 delle finali Nba, per dire. Il piatto si sta facendo sempre più ricco. Il prossimo accordo sui diritti tv sarà come detto di 720 milioni di dollari: l’attuale è di 536 milioni. Sky Sport ha appena strappato alla Bt i diritti della Mls per l’Inghilterra, mentre per l’Italia c’è Eurosport. Immaginate come potrebbero certe cifre lievitare con l’introduzione delle telecamere addosso ai giocatori.

 

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.