New Balance e il Celtic di Glasgow hanno raggiunto un accordo per effetto del quale la nota firma statunitense sarà il prossimo sponsor tecnico del club scozzese, a partire dalla prossima stagione.
Accordo quinquennale, 40 milioni nelle casse del club di Glasgow
L’accordo, secondo indiscrezioni, durerà 5 anni, per un totale complessivo di 40 milioni di euro: nelle casse della società biancoverde finiranno 8 milioni a stagione, il contratto di sponsorship tecnica più ricco nella storia dei “cattolici” di Glasgow. New Balance ha così strappato il club britannico al colosso dell’abbigliamento sportivo Nike, proseguendo dunque nella sua strategia di attacco al mercato del calcio europeo: dopo il Liverpool, sfilato ad Adidas nel 2011 e finito in orbita NB dopo l’accordo con Warrior (marchio controllato), il portafoglio clienti della multinazionale di Boston si arricchisce di un nuovo, prestigioso, club: uno dei due più titolati di Scozia e l’unico capace finora di vincere una Coppa Campioni, seppur nel lontano 1967 (contro l’Inter). Il Celtic si aggiunge inoltre al Siviglia e al Porto (che sarà firmato Warrior dalla prossima stagione, sempre a danni di Nike), altre due compagini chiave per affermare la presenza del brand nella Liga iberica e in quella portoghese.
New Balance, alternativa credibile a Nike e Adidas
Per New Balance, il calcio rappresenta un’opportunità imperdibile, un settore decisivo per alimentare i fatturati che, nel 2014, hanno toccato quota 3,3 miliardi di dollari. Complice anche la crescita in popolarità del soccer negli Usa, NB infatti non poteva più trascurare un mercato ricchissimo e in continua evoluzione, tanto che ha deciso di investirvi direttamente (Warrior è stata spostata sui tradizionali sport americani). Tuttavia, la sfida ad Adidas e Nike, per ora, si presenta in salita: le due multinazionali assorbono infatti circa il 70% del mercato globale, forti di testimonial di altissimo profilo, sia a livello individuale (C.Ronaldo per l’azienda dell’Oregon e Messi per quella bavarese, su tutti), sia a livello di club (Real Madrid e Bayern Monaco per Adidas, Psg e Mancheser City per Nike) sui quali investono decine di milioni ogni anno. Ma più che a sfidare i due colossi dell’abbigliamento sportivo, per il momento New Balance ha intenzione di proporsi come alternativa credibile agli stessi e di procedere verso una crescita costante in ambito commerciale nel Vecchio Continente. Anche perché Puma è in ripresa e Under Armour, altro brand statunitense, intende rafforzare la sua posizione in Europa (già sponsor del Tottenham) dopo il “boom” registrato nel mercato di “casa” (negli Usa un fatturato da ben 2,6 miliardi).