Dopo il gol convalidato ad Astori in Udinese-Roma, è arrivato il gol non convalidato a Morganella in Sampdoria-Palermo. In entrambi i casi, così come quelli capitati in passato (vedi il gol di Muntari in Milan-Juventus) si è posto il problema dell’uso della tecnologia: Goal Control-4D.
Tali errori hanno evidenziato ulteriormente l’arretratezza del movimento calcistico italiano, tutti, da Tavecchio a Galliani, si sono detti favorevoli all’utilizzo di tale tecnologia.
LA GOAL CONTROL -4D
E’ un sistema fondato su ben 14 telecamere che non registrano il video della partita e non c’è nessuno che guarda lo schermo, ma hanno dei puntatori che, collegati con dei sensori ed un software centrale, riescono a valutare quando il pallone supera la linea di porta. Al momento del gol l’orologio al polso dell’arbitro e del quarto uomo vibra e vi compare la scritta “goal”, e così non ci saranno più dubbi se la palla ha oltrepassato la linea oppure no. Uno studio condotto sulla Premier League della stagione 2010-2011 evidenzia come il 30% degli errori arbitrali potrebbero essere evitati attraverso l’uso delle telecamere. Per quanto riguarda i costi, si parte dai 250 mila Euro, per arrivare al doppio. Dipende, ovviamente, dalla tecnologia che si sceglie.
LA STORIA DEL GOAL CONTROL -4D
Nel 2006 la Premier League inglese avviò le sperimentazioni in vista di una possibile applicazione dell’Hawk-Eye, già utilizzato con successo da altri sport come il tennis e il cricket. Dopo un lungo iter burocratico, l’International Footbal Board Association, unico organo competente in materia di modifiche al regolamento del gioco del calcio, diede però una brusca frenata. Nella consueta riunione annuale del 6 marzo 2010, I’IFAB non approvò definitivamente l’uso di tecnologie per la segnalazione di gol fantasma dimostrandosi però favorevole all’utilizzo dei giudici di porta.
Durante i Mondiali in Sudafrica del 2010, la rete di Lampard non convalidata nell’ottavo di finale tra Inghilterra e Germania costrinse l’IFA a rivedere il tutto. Nel luglio del 2012, durante un’assemblea straordinaria tenutasi a Kiev, l’IFAB approvò l’utilizzo della tecnologia di porta e nell’ottobre dello stesso anno anche la FIFA diede il proprio assenso. Per scegliere quale azienda dovesse essere la fornitrice ufficiale FIFA di Goal Line Technology, fu indetto un bando che vinse la tedesca GoalControl GmbH che divenne il fornitore ufficiale FIFA di GLT, chiamata GoalControl-4D.