In un articolo apparso nella Gazzetta dello Sport di oggi, il quotidiano milanese ha confermato la notizia anticipata da Alberto Lattuada di Calcioefinanza.it venerdì circa il nuovo proprietario del Parma, ovvero l’imprenditore Giampiero Manenti amministratore delegato della Mapi Group, società di servizi con sede legale in Slovenia e che ruota nell’orbita del colosso russo Gazprom. Questo quanto scrive la Gazzetta oggi
Il nuovo padrone del Parma si chiama Giampietro Manenti. Quaranticinque anni, amministratore delegato della Mapi Group, società di servizi con sede legale in Slovenia e che ruota nell’orbita del colosso russo Gazprom, l’imprenditore lombardo si è presentato ieri pomeriggio a Collecchio e ha parlato con la squadra e con l’allenatore Roberto Donadoni. Domani dovrebbero essere ultimate le nomine dei consiglieri di amministrazione della nuova società e tra una settimana devono essere saldati gli stipendi dei tesserati e i pagamenti di Iva e Irpef. Servono, più o meno, 15 milioni. Assieme a Manenti, a Collecchio c’erano il direttore generale Pietro Leonardi e Fiorenzo Alborghetti, referente del gruppo Manenti
FATTI E PAROLE — È una corsa contro il tempo, perché le scadenze sono imminenti e, se non verranno saldati i debiti, i giocatori e lo staff tecnico sono pronti a far partire le azioni di messa in mora della società. Durante la riunione tra la squadra e i nuovi acquirenti non sono mancate le domande. I giocatori hanno chiesto conto a Manenti di alcuni affari non andati in porto in passato, ad esempio la mancata acquisizione delle Cartiere Paolo Pigna o quella del Brescia di Corioni. Manenti e Alborghetti hanno spiegato le loro ragioni e, secondo quanto riferito da chi era presente, sono stati abbastanza convincenti. La speranza c’è, ma non l’illusione. Adesso servono i fatti, mica le parole. A Parma nessuno nasconde le perplessità, molti continuano a nutrire parecchi dubbi sull’operazione, anche perché nell’ultimo periodo il caos è stato totale. E’ sufficiente ricordare le parole dell’ex presidente Tommaso Ghirardi che, dopo aver venduto la società a Rezart Taçi al termine di un tira-e-molla durato due mesi e più (ovviamente ricchi di incomprensioni e di polemiche), aveva dichiarato: “L’imprenditore albanese è una buona persona e perbene. Il Parma è finito in buone mani e i parmigiani dovranno ringraziarmi anche per questa cessione”. In aggiunta, Ghirardi aveva criticato pesantemente i parmigiani: “Un filone medio-borghese della città di Parma era invidioso e non digeriva che un ragazzo giovane come me, venuto da fuori, senza l’appoggio di colossi alle spalle come Fiat o Mediaset, potesse arrivare a queste categorie e a questi livelli”. Considerazioni che i tifosi non hanno gradito, perché si sono sentiti abbandonati nel momento più difficile. Cioè proprio quando la barca stava affondando e a bordo non c’erano nemmeno le scialuppe di salvataggio
Qui sotto l’articolo di Alberto Lattuada con cui Calcioefinanza.it aveva dato notizia venerdì dell’interesse dell’imprenditore
Parma, spunta il nome di Manenti e di Mapi Group
Notizia che viene confermata oggi